Con 20.539 euro annui pro capite, una recente indagine ha incoronato gli abitanti del capoluogo salentino come più facoltosi nella regione
La capitale del Barocco oggi è anche la capitale della ricchezza diffusa tra i suoi residenti che, sulla base delle dichiarazioni dei redditi del 2013, hanno dichiarato un reddito medio pro capite di 20.539 euro, superiore -seppur di poco- a quello degli abitanti di Bari (20.086 euro). A seguire Taranto (18.529 euro), Brindisi (17.818 euro) e Foggia (17.165 euro).
Nello specifico la ricerca è stata elaborata dalla start up di studi economici Twig sulla base dei dati sugli imponibili fiscali relativi all’anno 2013 pubblicati nei giorni scorsi dal Dipartimento delle Finanze. Tale ricerca ha evidenziato innanzitutto un divario notevole tra Nord e Sud del Paese, dove spicca il (prevedibile) primato di Milano con oltre 42mila euro annui pro capite a fronte della media italiana di circa 20.320 euro annui.
Guardando i datti relativi alla provincia di Lecce, il comune di Maglie occupa il secondo posto con 17.591 euro e il terzo Cavallino con 16.694 euro. Seguono Sternatia (16.036 euro), Calimera (15.969 euro), Soleto (15.713 euro), San Cesario (15.666 euro), San Cassiano (15.407 euro), Gallipoli (15.400 euro), Galatina (15.235 euro) e Tricase (15.152 euro). Secondo Twig i salentini più “poveri” vivono a Salve (10.855 euro), Presicce (10.833 euro) e, in ultima posizione, Acquarica del Capo con soli 10.250 euro pro capite dichiarati nel 2013.
Nel nostro territorio vanno dunque meglio i centri urbani che possono offrire una buona attrattiva turistica, mentre risultano penalizzati quelli che in passato possedevano una forte economia manifatturiera e sono stati colpiti dalla crisi. In particolare si difendono bene Otranto con 14.974 euro e Castro con 14.874 euro annui pro capite.
Bellezze architettoniche, qualità dell’accoglienza e livello di imprese locali hanno decretato dunque il successo del capoluogo nella classifica della ricchezza dei suoi abitanti. Un dato che tuttavia stride con un altro dato, quello relativo alla qualità della vita che Il Sole 24ore ha divulgato a dicembre dello scorso anno e che collocava proprio Lecce al 105esimo posto (cinque posizioni in meno rispetto al 2014) in riferimento a tenore di vita, affari e lavoro, servizi, popolazione, ordine pubblico e tempo libero.