A chiedere a gran voce l’annullamento del provvedimento per l’assegnazione del servizio di raccolta rifiuti in città sono gli ex consiglieri di minoranza Marrela, Gatto e Bartolomeo
Giampiero Marrella, Antonio Gatto e Luigi Bartolomeo, esponenti del Pdl cittadino ed ex consiglieri comunali, non ci stanno e chiedono che venga prorogato il contratto in essere con l’azienda che attualmente gestisce il servizio e demandata alla futura Amministrazione ogni decisione in merito. Il Pdl evidenzia come dall’analisi del progetto predisposto dall’Ato e dal relativo capitolato d’appalto emergano alcune incongruenze e lacune, a partire da un abbassamento degli standard qualitativi del servizio. Lo dimostrerebbe la riduzione dei giorni in cui saranno raccolti i rifiuti umidi.
Se il calendario attuale prevede la raccolta dell’umido per quattro volte settimanali (lunedì, mercoledì, venerdì e sabato), il nuovo servizio, che dovrebbe partire il prossimo due novembre, prevede soli tre soli giorni di raccolta a settimana, con la soppressione del turno del sabato. Ad oggi, però, nessuna comunicazione è stata fornita alla cittadinanza, con il rischio -più che concreto- che i cittadini continueranno a portare in strada i loro rifiuti il venerdì sera, dove resteranno sino al lunedì successivo. “È incomprensibile -fanno sapere gli esponenti del Pdl- che si faccia una gara per un servizio così importante per un solo mese, per altro con un bando molto lacunoso. Anche in considerazione del fatto che l’Ato ha avuto sei mesi di tempo per predisporre un bando degno di questo nome, visto che il precedente appalto è scaduto lo scorso aprile ed è stato prorogato sino al 31 di ottobre”.
Ma torniamo agli standard previsti dal nuovo bando. A differenza di quello vecchio, in esso non trova posto la gestione del verde urbano. In più, il progetto alla base del bando prevede l’impiego di sole trenta unità lavorative. “Siccome ad oggi l’azienda che svolge il servizio lo fa con un numero superiore di unità -argomentano Marrella, Gatto e Bartolomeo- le circa dieci unità non ricomprese nel quadro economico molto probabilmente perderanno il loro lavoro, visto che la base d’asta per l’appalto è fissata a 160mila euro, dei quali già 105mila vengono assorbiti dalle 30 unità previste”.
Il giudizio degli esponenti del Pdl casaranese, quindi, è estremamente negativo.“Si tratta di un bando che fa acqua da tutte le parti, predisposto in tutta fretta, come dimostra il capitolato, dove si legge che la sottoscrizione del contratto debba avvenire entro 40 giorni dalla data della comunicazione dell’aggiudicazione. Cosa paradossale, visto che la durata del servizio è di soli 28 giorni. Se dovesse andare in porto, questo bando consegnerà alla città un servizio menomato che molto probabilmente verrà prorogato, visto che difficilmente ci saranno i tempi tecnici per assegnare il nuovo appalto pluriennale, relativo ai comuni di Casarano, Matino e Parabita, entro il 1° dicembre. A questo punto -concludono Marrella, Gatto e Bartolomeo-, domandiamo che l’Ato ritiri il bando e che il Commissario chieda la delega per prorogare l’attuale appalto per il tempo strettamente necessario affinché la futura Amministrazione comunale si insedi, in modo tale che sia lei a decidere tutti i passaggi, valutando, cosa che sarà certamente fatta nel caso in cui sarà il Pdl ad amministrare la città, l’eventualità di fuoriuscire dall’Ato”.