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L’ateneo degli scandali

L’UNIVERSITÀ DEL SALENTO SEMPRE PIÙ NELLA BUFERA
 
L’apertura di un fascicolo da parte della Procura nei confronti dell’ex direttore generale Miccolis è solo l’ultimo degli episodi che hanno generato il caos nell’Università. E gli studenti sono sul piede di guerra 
 
L’Università del Salento è nel pallone. Non può essere definito diversamente il quadro attuale del nostro ateneo, dal quale stanno emergendo pratiche di attività scandalose e illegali. L’ultimo episodio in ordine di tempo ha visto come protagonista Emilio Miccolis, direttore generale dell’Università del Salento, sospeso prima in via cautelativa dal rettore Domenico Laforgia e successivamente iscritto nel registro degli indagati dal Procuratore della Repubblica Cataldo Motta
Abuso d’ufficio e violenza privata sono i reati contestati a Miccolis in seguito agli esposti presentati in Procura dai sindacalisti Manfredi De Pascalis e Tiziana Margiotta, i quali hanno consegnato documenti e soprattutto una registrazione audio; si tratta di una conversazione intercorsa lo scorso 12 luglio tra Miccolis e De Pascalis, allora responsabile dell’ufficio reclutamento; dal colloquio, pubblicato sui quotidiani locali e sul web, emergerebbe il tentativo del direttore generale di alleviare le conflittualità con il sindacalista, proponendogli un ruolo di maggior prestigio. Il quadro però è ancora più inquietante. Dall’inchiesta, infatti, emergerebbe una gestione dell’ateneo basato sulla corruzione e le promesse di denaro solo per chiudere la bocca ad altre personalità considerate “scomode”. Addirittura si usava passare a minacce o sanzioni nei confronti di chi rifiutava di stare al gioco. 
I guai per il nostro ateneo sono però già iniziati prima; lo stesso Laforgia è già al centro di un inchiesta dopo l’esposto presentato da Luigi Melica, docente di Diritto Costituzionale ed ex delegato all’Internazionalizzazione. L’accusa mossa al rettore è quella di abuso di potere, reato contestato a Laforgia durante la nomina dei componenti della commissione affari generali in sede del Senato accademico. Al peggio però non esiste fine, e così ecco l’interpellanza urgente presentata da Alfredo Mantovano e da altri 54 deputati per chiedere ai ministri Profumo e Patroni Griffi di incaricare gli ispettori per fare chiarezza sul concorso di assunzione di tre nuovi membri del personale amministrativo; anche in questo caso, centrale è la figura di Miccolis che ha annullato il concorso dopo aver aperto i plichi e denunciato presunte irregolarità compiute dai vincitori; atto per il quale Miccolis è stato poi sanzionato dal Tar e da Cataldo Motta. 
Tutto questo mentre gli studenti, ai quali si chiede di pagare alte tasse al proprio ateneo, cominciano ad alzare la voce, il normale svolgimento dell’anno accademico rischia di rallentare e sullo sfondo compare l’assegnazione degli appalti che riattrezzeranno le strutture accademiche.
 
Alessandro Chizzini