Vendola finanzia il progetto dei cento cantieri per la rete pluviale regionale, ma il Comune replica: “Tutto concesso in sede giudiziaria”
Ancora contrasti tra Silvio Astore e Nichi Vendola. Motivo dell’ultima diatriba (in ordine di tempo) è la promessa del presidente della Regione Puglia di finanziare entro il 2010 cento cantieri in cento giorni, come risulta dal suo discorso programmatico dello scorso 15 giugno. In merito, il Comune di Poggiardo decise di presentare due progetti: il miglioramento di accesso alla città e la riqualificazione del borgo antico. Vendola ha però inserito nella lista dei cento cantieri il piano di lavoro definito “interventi di adeguamento dello scarico finale acque bianche e della rete pluviale cittadina”, finanziandolo con 3.759.900 euro.
Questo finanziamento, però, non è stato ottenuto per volontà della Regione, ma in seguito ad un contenzioso tra il comune di Poggiardo e l’ente governato da Vendola. Un progetto che risale a sei anni fa e i cui lavori sono stati affidato il 29 giugno e comunicati in Regione il 15 luglio. E qui è necessario fare un passo indietro. La precedente amministrazione regionale di Fitto aveva collocato Poggiardo al 67° posto nella graduatoria del Pai (Piano per l’assetto idrogeologico), considerandolo ad alto rischio inondazione. Con il governo Vendola, però, il Comune di Poggiardo è retrocesso in 124° posizione, risultando proprio il primo degli esclusi nella speciale graduatoria; motivo per cui la Regione non ha voluto finanziare proprio il progetto di risistemazione della rete pluviale per 4 milioni e 980mila euro, da attingere dai fondi Por Puglia 2000/2006. Dopo aver presentato e vinto il ricorso al Tribunale delle Acque di Roma e al Tar di Lecce, la Regione “promosse” il comune in 116^ posizione, concedendo quindi un finanziamento di 3.735.000 euro, ridotto cioè del 25%. “Vendola si fregia di aver finanziato uno dei cento cantieri -dichiara Astore- ma ciò ci è stato concesso da una sentenza giudiziaria; lui invece voleva bloccare il progetto, peraltro vecchio di sei anni, che prevedeva una somma maggiore e che ha comportato anche delle elevate spese legali. L’atteggiamento di Vendola ha allungato i tempi di un progetto importante per la nostra comunità, proprio lui che si era imposto l’obiettivo di velocizzare simili procedure. Ancora una volta quindi la propaganda ha avuto la meglio sulla buona politica”.
Alessandro Chizzini