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La nuova sfida di Antonio Gabellone

Da “signor nessuno” a presidente della Provincia di Lecce e -da domenica scorsa- coordinatore provinciale del principale partito di centrodestra: Gabellone si prepara ad un futuro denso di responsabilità in vista delle primarie leccesi e delle amministrative di primavera 
 
Il neo eletto coordinatore provinciale del Popolo della Libertà, Antonio Gabellone (nella foto) ha definito la nuova pagina del partito nel Salento “un viaggio verso il futuro”. Un futuro molto prossimo, per la verità, perché nell’agenda tra i compiti e le cose da fare nell’immediato, il numero uno, non solo del Pdl ma anche di Palazzo dei Celestini, ha segnato con l’evidenziatore una scadenza presente e pressante: le amministrative di primavera. L’elettorato di centrodestra di Lecce, e poi di Gallipoli, Casarano, Galatina, Tricase, Racale, Matino e di  un’altra manciata di comuni più o meno grandi, attende le decisioni centrali per considerare avviata la campagna elettorale in vista delle elezioni del rinnovo dei Consiglio comunali del 6 e 7 maggio prossimi. 
Per Antonio Gabellone e per il suo vice Francesco Bruni, insomma, il lavoro non mancherà. E sarà, in certuni casi, una bella (o brutta) gatta da pelare. A cominciare da Lecce, per la quale il neo-coordinatore provinciale del Pdl ha mosso il primo passo rispondendo all’ultimatum di Adriana Poli Bortone e di Io Sud circa l’evenienza se si voglia (o si possa) allargare l’alleanza di parte anche al movimento meridionalista che fa capo alla senatrice. Vedremo come andrà a finire.
Intanto non si spegne l’eco dei commenti post-congresso pidiellino, il primo nella storia del partito berlusconiano che ha chiamato alle urne “interne” tesserati e simpatizzanti. Nei seggi allestiti a Lecce, Maglie, Casarano ed Ugento si sono presentati quasi in 10mila (dei circa 16mila ufficialmente recensiti nell’agro salentino) e la massiccia partecipazione ha reso felice il gotha del partito ed il suo massimo rappresentante in Puglia, Raffaele Fitto. “Non posso che esprimere grande soddisfazione -ha affermato l’ex ministro agli Affari regionali- per l’entusiasmo e la partecipazione registrati e per il contributo dialettico e politico che a questi congressi hanno garantito tutte le anime del nostro grande partito, in linea con il percorso disegnato dal segretario nazionale Angelino Alfano e che sta dimostrando con i fatti di essere il modo migliore per scegliere la nostra classe dirigente interna all’insegna del pieno coinvolgimento della base e della legittimazione di tutte le componenti del Pdl”. 
In effetti i numeri del congresso di Terra d’Otranto sono stati “importanti”. A Maglie hanno votato in 1.841; a Casarano in 2.210; ad Ugento in 942 e a Lecce in 4.900.  In totale fa 9.775 espressioni di voto, dei quali  7.179 (il 73,6%) sono andati ad Antonio Gabellone, e 2.586 (il 26,4%) alla parte “mantovaniana” espressa dal candidato coordinatore Saverio Congedo e dal suo vice Roberto Tundo.
“Costruiremo insieme, con coinvolgimento e meritocrazia, un partito nuovo, che riparta dai giovani e dal loro futuro -ha detto il presidente Gabellone, che ha considerato lo sfidante Saverio Congedo ‘una risorsa’ per il Pdl-. Il Salento che guarda al futuro, lo fa con la testa alta, regalandosi una speranza di riscatto. Questo Salento -ha concluso il neo coordinatore del partito in provincia- è il Salento del Popolo della Libertà. Ed essere alla guida del partito nella nostra provincia è per me un grande impegno ed un onore”. 
 
Il proclama della “risorsa” Saverio Congedo
 
Il Popolo della Libertà salentino riparte da Antonio Gabellone, ma lo “sconfitto” Saverio Congedo (nella foto) è pronto a fare la sua parte, senza alcuna spaccatura ma, al contrario, per il rafforzamento dello stesso partito di centrodestra. Come “promesso”, il quarto del Pdl che fa capo al consigliere regionale e vice-coordinatore (nominato) uscente Congedo, si mette a disposizione del partito, per un’unità d’intenti ora che arrivano le prime importanti scadenze elettorali.  
“Ritengo che il dato da noi conseguito, pari al 26,5% su scala provinciale e al 42% nel Comune capoluogo -dichiara Congedo-, sia un ottimo risultato che merita attenzione e rispetto, anche in considerazione della disparità delle forze in campo. Il confronto tra due candidature, due mozioni e, quindi, due compagini, è stato un successo per tutto il partito, perché non si è limitato ad una mera conta interna, ma si è rivelato capace di produrre una dialettica viva ed aperta da cui non è scaturita alcuna spaccatura, ma al contrario un rafforzamento complessivo del partito, oggi nettamente più maturo e partecipato. Come testimonia la partecipazione al voto di circa 10 mila militanti, giovani e meno giovani, che con passione ed entusiasmo hanno animato l’intera fase congressuale”. 
E conclude: “È doveroso da parte mia rivolgere un sentito e affettuoso ringraziamento a quanti mi hanno sostenuto in questa competizione pur nella consapevolezza di dover affrontare in salita una battaglia impari, dimostrando ancora una volta di costituire una comunità umana e politica, che il PdL ha tutto l’interesse a valorizzare nel suo complesso e nelle sue risorse singole”.
 
Daniele Greco