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La musica e le emozioni delle sette note secondo Cesare Dell’Anna

Le produzioni che ruotano intorno al genio di Cesare Dell’Anna girano in lungo ed in largo per diversi lidi, per diffondere sfumature e suggestioni musicali raffinate e mai banali, come nello stile del “capobanda” della “11/8 Records”

 

Il progetto che l’eclettico trombettista salentino ha avviato qualche anno, poi confluito via via nei segmenti “volanti” dell’Hotel Albania e, da ultimo, del Giro di Banda, è tra le migliori proposte della musica “alternativa” venute fuori negli ultimi tempi. E non solo tra quelle di marca salentina.
Le produzioni che ruotano intorno al genio di Cesare Dell’Anna (nella foto, assolutamente da non perdere è la sua rivisitazione del repertorio di Arthur Miles, immortalata nel cd My Miles) girano in lungo ed in largo per diversi lidi per diffondere sfumature e suggestioni musicali raffinate e mai banali, del resto come nello stile del “capobanda” che anima senza pari serate e concerti.
Cesare Dell’Anna è l’attore ed al tempo stesso il regista di lavori come Tarantavirus Live, il nuovo progetto della casa “11/8 Records” che fa capo a tutta la produzione e ad esperienze di gruppi (musicali) che con Opa Cupa, Zina, DN3 e vari arricchiscono ed amplificano l’offerta.
Tarantavirus Live è un progetto immaginato come una sorta di rave metropolitano, che prende spunto dalla musica tradizionale salentina. Il cd ha come base di partenza la registrazione di un live tenuto a Soleto in una delle tappe itineranti de “La Notte della Taranta” edizione 2006. Il lavoro ospita musicisti come il sassofonista Raffaele Casarano, i pianisti Mirko Signorile, Mauro Tre e Marco Rollo, i “fiati” Giancarlo Dell’Anna, Davide Arena, Luca Manno e Claudio Cavallo, il bassista Stefano Valenzano, il batterista Egidio Rondinone e il chitarrista Marcello Zappatore. L’ensamble, naturalmente, è diretto da Cesare Dell’Anna, ideatore e compositore di molte delle musiche sulle quali sono innestati i canti e ritmi tradizionali del progetto. E fra i cantanti si leggono i nomi di Said Tibari, Enza Pagliara, Claudio Cavallo, Emanuele Licci e Anna Zecca. Ospiti nel Live, anche i Menamenamò e Vito Giannone con le loro pizziche incalzanti e attraversate da nuovi suoni. Così come concepito e realizzato Tarantavirus rappresenta al momento la degna risposta a quell’esigenza di ricerca e di innovazione della nostra musica popolare. Del resto riscoperta e potenziata sempre più in maniera massiccia negli ultimi tempi.
A non tradire le attese è anche il terzo cd degli Opa Cupa, Centro di Permanenza Temporanea, dedicato all’Albania Hotel, residenza aperta a migranti, viaggiatori, suonatori nonché dimora di artisti e di passanti. Opa Cupa è “la musica che si affaccia al Mediterraneo e che si trova sulle spiagge del Salento d’inverno. Sono i disegni sui muri dei centri d’accoglienza sfollati e dei centri di detenzione. È il mare che separa la nostra terra da quelle che si affacciano sull’altra sponda dell’Adriatico. È la disperazione che affronta traversate della speranza, sono i corpi persi nello stesso mare che d’estate accoglie e rinfresca. Lavoro frutto della resistenza alle politiche istituzionali di dis-integrazione”.
Ma “11/8 Records” è anche e soprattutto casa di produzione. Ed in questa parentesi si inserisce il cd Volo, interamente composto ed arrangiato da Mauro Petri. Con questa produzione, 11/8 continua a valorizzare e ad incentivare i talenti artistici che per quanto meritevoli di attenzione, faticano ad emergere senza dover rinunciare alla propria dignità artistica. Trovando quella visibilità che spesso le distanze geografiche non consentono ad un Sud troppo spesso rinunciatario.

 

Daniele Greco