Giunta alla 29esima edizione, la celebre festa di Cannole colorerà le sere di agosto tra gastronomia, musica e spettacolo
Torna anche quest’anno l’ormai immancabile appuntamento con la “Festa della Municeddha” di Cannole, l’evento nato nel 1985 che vede riuniti infatti ogni anno, dal 10 al 13 agosto, cittadini, turisti e appassionati di lumache nostrane, proposte nel comune salentino che, oltre ad essere riconosciuto tra uno dei dodici in cui le lumache sono un prodotto tipico, si è aggiudicato nel 1999 a Cherasco (Cuneo) il titolo di “Città delle lumache”, proprio per l’importanza che ha assunto questo piatto nella tradizione contadina e gastronomica locale.
Portata principale nelle serate di festa sarà appunto la lumaca, che stuzzicherà i palati di ogni età e potrà essere gustata in tre preparazioni differenti, secondo ricetta salentina: al sugo, alla cannolese (cioè soffritta) e arrostita. Saranno serviti inoltre in diversi stand altri piatti tipici della tradizione locale come peperonata, pizza rustica, melanzane e peperoni a salsa, pittole, pezzetti di carne di cavallo al sugo e tanto altro, accompagnati da birra Dreher (sponsor ufficiale), vino e bibite in servizi bar. E ancora, dolci locali come spumoni e dolcetti di pasta di mandorla. Il tutto si potrà degustare in piedi o più comodamente seduti intorno a grandi tavolate o, ancora, in un’area ristoro riservata, affacciandosi ad un balcone che dà sull’intera festa.
La sagra, arrivata alla 29esima edizione, è nata in onore degli abitanti di Cannole a cui è attribuito il termine di “cucuzzari”, ovvero raccoglitori di lumache. Da qui l’idea di un evento da dedicare espressamente a questo animale che da secoli è protagonista della cultura culinaria del Salento. Il nome “municeddha” ha una derivazione particolare: Helix (Cantareus) aperta è il suo nome scientifico ed è diffusa in gran parte dell’Italia meridionale. La sua particolarità consiste nella produzione di una sostanza bianca al momento del letargo, di forma bombata una volta solidificata, che ricorda le cuffiette inamidate indossate un tempo dalle suore. Da qui il nome di “monachella” o “monachina”, in dialetto cannolese “municeddha”.
Oltre che un ruolo importante a livello gastronomico, la lumaca, secondo le credenze popolari ha anche un ottimo ruolo nell’ambito medico: pare infatti che essa produca una ghiandola particolare, l’albumina, che la rende utile nella cura di indigestioni. Da ciò deriva per l’appunto il detto “più se ne mangiano, e meglio si digeriscono”.
Anche quest’anno la festa sarà accompagnata da diversi gruppi musicali folkloristici e non solo, con un programma molto vario e per tutti i gusti. Sabato 10 agosto si esibiranno il gruppo di pizzica “Aria Antica” e a seguito, dalle 24, i “Seventy Level”; domenica 11 il concerto dei “Nessuna Pretesa” sarà preceduto dal gruppo di musica popolare “Scazzica Pieti”; lunedì 12 ci sarà la musica de “I mustici te l’arcu” e “I scianari”; martedì 13 agosto allieteranno la serata i gruppi “Mute terre” e “Gruppo Folk 2000”. Inoltre diverse band e artisti di strada offriranno le loro performance colorando di musica e spettacolo gli angoli per le strade della città; da ricordare è anche la banda musicale “I tre frati”, che animerà con spettacoli itineranti le quattro serate di festa, e l’allestimento della “Fiera Artigianale e Sapori di Puglia”, un’area dedicata all’enogastronomia e all’artigianato salentino.
L’intero evento è organizzato dalla Pro Loco Cerceto di Cannole, alla quale ogni anno viene riconosciuto l’impegno profuso nel rendere la festa quanto più caratteristica e coinvolgente, col patrocinio della Regione Puglia, del Comune di Cannole e della Camera di Commercio di Lecce.
Valeria Piccinno