Cerca

La Lucerna

“Il figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma dopo tre giorni risorgerà. Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo”.

Per una serie di domeniche ascoltiamo il Vangelo di Marco in brani riferiti alla Passione di Cristo, con la reazione ammutolita dei discepoli. Il calendario sembra farci compagnia, perché ci presenta la Festa dell’Esaltazione della Croce (14 settembre), la Memoria dell’Addolorata (15 settembre) e le Stimmate di San Francesco (17 settembre). Non vorrei proprio che l’inizio dell’anno scolastico sia messo alla stregua di questi riferimenti alla Passione e alla Croce perché penso che per i ragazzi sia una festa tornare tra i banchi di scuola e le allegre comitive di amici e compagni di classe, dopo tre lunghi mesi di vacanza non sfiorando neppure un libro o un quaderno!
Spero che alla scuola dell’unico e impareggiabile Maestro che è Gesù possiamo essere scolari più diligenti e volonterosi dei suoi primi discepoli che, dopo tre anni all’esame della Passione, furono tutti bocciati, eccetto Giovanni che seguì il Maestro fino al calvario. Siamo fortunati noi per Lui perché ebbe in consegna la Madre di Gesù, diventata da allora in poi Madre della Chiesa e dell’umanità. Agli apostoli sconcertati per il discorso della Passione e morte, Gesù portò l’esempio di un bambino e lo pose in mezzo a loro dicendo: “Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo e il servo di tutti come un bambino!”. In un tempo nel quale prevale la malattia del protagonismo e dell’arrivismo, è un’ottima lezione urgente ed importante avere dal Maestro, come metro di misura dei comportamenti, la figura di un bambino. Non vuole essere un invito a tornare all’infanzia, ma ad avere criteri di limpidezza e trasparenza con la regola suprema del Vangelo: “Siate prudenti come i serpenti e semplici come le colombe”. Auguri a tutti per il nuovo anno scolastico!

Frate Roberto Francavilla