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La lucerna del 28.01.2023 di fra Roberto Francavilla

La Lucerna 28

“Ricordati che sei polvere ed in polvere tornerai”. “Convertiti e credi al Vangelo”.

Queste due espressioni sono quelle utilizzate dalla Chiesa all’inizio della Grande Quaresima, che ci accompagna sino alla Pasqua. La prima è tratta dal libro della Genesi, quando Adamo ed Eva furono cacciati dal Paradiso terrestre. Dopo il peccato originale, i nostri progenitori perdono il dono dell’immortalità e loro per primi ci ricordano la nostra condizione umana di esseri mortali.
Non aspettiamo certo il mercoledì delle Ceneri per ricordarlo, ogni giorno la cronaca ci presenta questa triste verità con fatti di morte per incidenti sulla strada, sul lavoro e, da qualche tempo in qua, persino storie di morte violenta tra gli affetti familiari. Questa verità dell’essere limitati nel tempo a me sembra ci debba insegnare un maggior rispetto per il dono della vita, che è fragile pur nella sua grandezza.
La seconda espressione (“Convertiti e credi al Vangelo”) è ripresa dai Vangeli e vorrebbe suggerire in positivo la volontà di un continuo inizio, perché nessuno può dirsi arrivato. Una volta, “convertito” era l’appellativo classico di coloro che passavano dall’ateismo alla fede. Ce ne saranno ancora oggi tanti “convertiti”, ma l’espressione che la Chiesa propone, mentre versa della cenere sul capo, vorrebbe indicarci che questo percorso è obbligatorio per tutti, perché alla scuola della Parola di Dio non c’è nessuno che non debba rivedere i propri comportamenti.
Anzi, noi cristiani di antica data siamo proprio quelli invitati a conversione, cioè a cambiare modo di pensare, parlare e agire.
Cari amici di Belpaese, non vorrei che pensaste di essere considerati cristiani poco credibili, ma la Quaresima è il tempo favorevole e il sacramento della nostra salvezza, che Dio ci offre per far sì che la Pasqua non sia una scadenza del calendario, ma il passaggio di Cristo dalla morte alla vita nuova. San Paolo ci direbbe a chiare lettere: “Se moriamo con Lui, risorgeremo per Lui!”. Buona Quaresima a tutti!
Padre Roberto Francavilla