Un’iniziativa per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia è diventata occasione per portare alla luce la storia “dimenticata” di Antonio Quaranta, morto nel secondo conflitto mondiale
Si è tenuta mercoledì 21 dicembre presso la sala conferenza del Palazzo della Cultura di Poggiardo la manifestazione “Sguardi sul passato: l’eco sommessa della storia minore”. L’iniziativa, organizzata dal Comune di Poggiardo nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’unità di Italia, si è svolta alla presenza dei ragazzi poggiardesi frequentanti il primo anno delle scuole superiori. Hanno partecipato all’iniziativa il sindaco di Poggiardo Giuseppe Colafati, l’assessore alla Cultura Giuseppe Orsi e il professor Egidio Zacheo dell’Università del Salento.
Grande interesse ha suscitato l’intervento di quest’ultimo dal titolo “Il ruolo dell’Italia meridionale nel processo di unificazione dell’Italia”; un discorso che ha introdotto la narrazione da parte dello storico locale Anacleto Vilei della commovente vicenda del giovane ventenne poggiardese Antonio Giuseppe Quaranta, morto combattendo l’ultimo giorno del secondo conflitto mondiale nella battaglia di Monte Casale svoltasi nei pressi di Mantova. Emozionante è stata la testimonianza della vedova di Quaranta, e la lettura di due particolari missive: la prima venne redatta dal comandante del soldato poggiardese per comunicare ai familiari la triste scomparsa del congiunto, mentre la seconda lettera fu scritta di proprio pugno dallo stesso Quaranta poco prima di morire ed era indirizzata al padre.
Una storia particolare quella del giovanissimo e sfortunato soldato che morì nelle fila dei partigiani dopo aver militato nel gruppo degli Arditi inquadrati nell’esercito fascista, ed è questo il motivo per cui il suo nome non fu ricordato nella stele dei caduti poggiardesi. Sia su sollecitazione della famiglia e sia attraverso l’interessamento della precedente Amministrazione comunale, Anacleto Vilei effettuò una ricerca sulla storia di questo personaggio portandone alla luce e cioè che Antonio Giuseppe Quaranta era morto da eroe, riabilitandone in tal modo il nome.
Un storia che l’Amministrazione comunale -e l’assessore Orsi in particolare- ci tenevano a portare all’attenzione dei giovanissimi poggiardesi, a cui è stato peraltro donato un volume della raccolta fotografica “Poggiardo uno sguardo al suo passato” realizzata da Alberto Mauro, Gabriele Barone e Anacleto Vilei. Un documento straordinario in cui le giovani generazioni potranno trovare la storia del proprio paese.
Alessandro Chizzini