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La Cgil in piazza contro la crisi

Prevista per sabato 7 novembre in piazza Sant’Oronzo a Lecce (e in contemporanea in tutte le città italiane) la manifestazione “Diritti in Piazza – giornata nazionale della tutela individuale”

 

Contro la crisi la Cgil scende in piazza. Non si tratta in questo caso della solita manifestazione, ma di una operazione di “outing” ragionata, al fine di rinsaldare il legame tra il sindacato e la gente. Il 7 novembre prossimo, con “Diritti in Piazza – giornata nazionale della tutela individuale” la Cgil intende riportare alla visibilità, anche mediatica, quelli che sono i problemi reali del Paese al di là dei gossip e dei guai giudiziari dei politici che popolano le cronache recenti. Una questione, quella della visibilità mediatica della crisi, che il sindacato intende affrontare. 
Nei giorni scorsi è stato il segretario generale Guglielmo Epifani a rilanciare il dibattito. “Ci dobbiamo porre una domanda: perché non si vuole parlare della crisi -ha dichiarato Epifani annunciando la prossima manifestazione nazionale di Piazza del Popolo a Roma per il 14 novembre- ? Perché la si relega ai margini dell’attenzione dell’opinione pubblica? E perché questo avviene solo in Italia? Basta prendere, ad esempio, le prime pagine dei grandi giornali europei dell’ultimo anno, verificare come hanno presentato i problemi economici, le ricadute occupazionali, le tensioni sociali, e confrontarle con le prime pagine dei maggiori quotidiani italiani. C’è un abisso”. Un appunto verso i media di fronte al quale lo stesso sindacato potrebbe trarre elementi di riflessione. Accanto al richiamo di Epifani occorre, infatti, dare il giusto risalto alla necessità, sentita dai lavoratori di molte realtà industriali in crisi, di porre in essere forme di protesta “clamorose” in modo da ottenere l’interesse dei media, della politica e spesso anche stimolare i vertici locali e nazionali del sindacato ad una linea più rigida nelle contrattazioni. Il caso dei lavoratori dell’Adelchi nel nostro territorio è uno dei più recenti. Esempio presto seguito dai  lavoratori della Copersalento.
Ora il sindacato prova a rimarcare nei confronti delle componenti più deboli della società il suo ruolo di rappresentanza. “Diritti in Piazza” si svolgerà in contemporanea in tutte le città d’Italia. “per rispondere ad un malessere diffuso nel paese contro la perdita del potere d’acquisto di salari e pensioni che rischia di approfondire il disagio sociale di tante famiglie italiane alle prese con una pesante crisi economica. Ci incontreremo in piazza per discutere con i giovani, con gli immigrati e con i pensionati cercando di dare delle risposte sui loro dubbi, sulle loro perplessità”.
A Lecce, l’iniziativa del 7 novembre vedrà i manifestanti in Piazza Sant’Oronzo dalle 16.30 alle 24. Qui verrà allestito un gazebo nel quale verranno fornite informazioni ai cittadini sulle attività della Cgil. Alle 20.30 ci sarà l’esibizione di un gruppo musicale. Una attenzione particolare verrà riservata ai “nuovi cittadini”, gli immigrati, che spesso lamentano la mancanza di punti di riferimento certi e affidabili nella società. A loro verranno fornite notizie sull’attività dello Sportello Immigrati della Cgil Lecce e sulle campagne loro rivolte a livello locale e nazionale.

 

Alberto Mello