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La biblioteca comunale perde la leadership del Capo di Leuca

L’ex sindaco Antonio Coppola critica l’occasione mancata per il Comune di Tricase, precedentemente individuato come centro di tutte le biblioteche del sud Salento  
 
Con il PIS 14 “Progetto Integrato Settoriale Turismo, Cultura ed Ambiente nel Sud Salento”, erano stati avviati progetti per le biblioteche d’area vasta che avevano lo scopo di utilizzare fondi europei. “Le strategie europee e regionali -spiega Antonio Coppola, ex sindaco e consigliere di minoranza uscente- si proponevano di finanziare il recupero di immobili di interesse storico artistico, centri storici, realizzare infrastrutture collegate, per favorire il riutilizzo e l’occupazione, basandosi sulle nuove tecnologie, sulla ricerca, sull’innovazione, considerando l’area del sud Salento come un unicum indivisibile. Grandi erano state le aspettative e l’entusiasmo iniziale. I finanziamenti sono in gran parte arrivati. Il PIS 14 era stato segnalato alla commissione europea come best practice, migliore pratica, per le potenzialità che venivano espresse. Tricase era il Comune sede di questo progetto e Salve ne era il Comune capofila”.
L’ex consigliere ricorda poi che, presso la sala del Trono di Palazzo Gallone, oltre 50 sindaci per volta si riunivano due volte al mese per predisporre il progetto di sviluppo. Tutte le biblioteche del sud Salento, comprese quella di Maglie, Galatina, Gallipoli ed Otranto avrebbero fatto riferimento a Tricase. 
“Sono arrivati i fondi -continua Coppola- ma si è affievolito lo spirito innovativo. Si sono ristrutturati immobili,  realizzate infrastrutture, arredati ed attrezzati ambienti. Si sono completati i contenitori, ma non si è avuta la forza di investire per riempirli di contenuti e di attività. Le biblioteche sono state arredate, ma nessun progetto di catalogazione ed informatizzazione dell’enorme patrimonio librario del capo di Leuca  è stato portato avanti, non si è riusciti ad occupare nemmeno una persona. Tricase doveva essere il centro per l’organizzazione del progetto, con sede simbolica nella prestigiosa biblioteca di palazzo Comi a Lucugnano, scelta da tutti i sindaci del PIS 14, con voto unanime, come era accaduto per le altre sedi dei i musei e degli archivi. L’idea trainante era di dare vita ai territori collegandone tutte le biblioteche e centralizzandone l’archiviazione, le richieste e la distribuzione. Sarebbe stata l’enorme biblioteca del Capo di Leuca. Non sarà più così. Il Comune di Tricase -ribadisce Coppola-  ha gettato alle ortiche questa opportunità, costruita con impegno e sacrificio, ed ha consentito il trasferimento a Lecce presso la biblioteca provinciale. Ma il nostro territorio avrebbe meritato qualcosa di più. Seguendo una logica perversa, non ci si impegna, non si lotta, per creare attività e presenza sul territorio, posti di lavoro, qualità dei servizi. Si lotta solo per accaparrarsi gli ultimi fondi disponibili e per spenderli. Poco importa se saranno improduttivi”.
Ora l’Unione Europea chiede la restituzione dei fondi non utilizzati. “L’efficienza di un’amministrazione -conclude Coppola- si valuta anche per la sua capacità di progettare, richiedere finanziamenti e spendere le somme erogate. Si rimane sconfortati nel guardare come i cospicui finanziamenti, caduti a pioggia sul  nostro territorio, non siano serviti a frenare, nemmeno di un’unità, l’emorragia di giovani. E intanto in Regione continuano a tenersi riunioni in cui assessori o dirigenti invitano i sindaci a presentare progetti, a spendere quel che è rimasto inutilizzato”. 
 
Giovanni Nuzzo