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Asl accetta eredità della donna defunta

La Asl accetta l’eredità della donna defunta

Un dono di circa tre milioni di euro: entro cinque anni dovrà essere realizzata una struttura sanitaria

La Asl di Lecce accetta l’eredità della donna di Maglie scomparsa nel 2019 che ha lasciato tutti i suoi averi all’azienda sanitaria locale. Nei giorni scorsi ad accettare ufficialmente il cospicuo dono, circa tre milioni di euro fra casa, titoli e risparmi, è stato il direttore generale della Asl Lecce Stefano Rossi.

La benefattrice si chiamava Vita Carrapa. Era una pensionata di Maglie venuta a mancare il 16 febbraio 2019 all’età di 95 anni. Dieci anni prima aveva redatto il testamento esprimendo il desiderio di trasferire i suoi averi alla Asl di Lecce, indicata come erede universale, al fine di realizzare una struttura “di cura e assistenza” a Maglie da intitolare a “Carrapa Paolo e sorelle”.

La cospicua eredità lasciata alla Asl da parte della signora Carrapa ammota come detto a circa tre milioni di euro, così suddivisi: un’abitazione, titoli da 1milione 800mila euro e circa 970mila euro di risparmi. La donatrice Vita Carrapa aveva due sorelle e un fratello (solo quest’ultimo sposato ma rimasto vedovo in giovane età e senza figli). La Asl di Lecce ha dunque accettato lo scorso 13 gennaio l’eredità della defunta.

L’ufficialità è stata comunicata il 13 gennaio scorso dal direttore generale della Asl di Lecce, avvocato Stefano Rossi, nello studio del notaio Giovanni De Donno a Maglie. L’iter per l’accettazione del testamento ha subito nelle ultime settimane un’accelerazione. Infatti la Asl di Lecce per beneficiare dell’eredità deve realizzare la struttura entro cinque anni dall’apertura del testamento. “Vita Carrapa – ha commentato il direttore Rossi – è una benefattrice dei nostri tempi che io ringrazio, a nome di tutta l’Azienda, per la sua generosità e la sua lungimiranza.

Faremo del nostro meglio perché le volontà della testatrice trovino un concreto soddisfacimento, perché la sua idea di tutela della salute in una struttura pubblica si realizzi, in memoria dei suoi adorati fratelli”.

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