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In bici contro la fibrosi cistica

Il 12 ottobre è previsto l’arrivo in piazza Sant’Oronzo del Bike Tour FFC, evento conclusivo di una serie di iniziative per la raccolta fondi a favore della ricerca sulla malattia genetica 

 

A Lecce, così come in tutta Italia, la solidarietà avrà un fiore, un evento ed un obiettivo in particolare: il fiore sarà il ciclamino, l’evento il “Bike Tour FFC”, l’obiettivo la raccolta fondi per la ricerca sulla fibrosi cistica. Lo studio è promosso da FFC Onlus, che lo sostiene con l’ingente contributo di un milione e 250mila euro, ed è realizzato con l’Istituto Gaslini e l’Istituto per la Tecnologia di Genova. 

Ad inaugurare la campagna quest’anno sarà la corsa benefica del vicepresidente FFC Matteo Marzotto (al centro nella foto) di nuovo in sella per la V edizione del Bike Tour FFC, iniziativa realizzata in media partnership con la Gazzetta dello Sport, che porterà i campioni Max Lelli, Iader Fabbri Fabrizio Macchi lungo un nuovo emozionante tragitto, da Verona a Lecce, dall’8 al 12 ottobre. Ad attenderli nelle varie tappe, le delegazioni e i gruppi di volontari FFC con iniziative benefiche che culmineranno mercoledì 12 ottobre proprio nella città barocca. Intorno alle 12, ad accogliere i bikers fra cui proprio Matteo Marzotto, ci sarà la delegazione di Lecce con il proprio banchetto in piazza Sant’Oronzo e le autorità cittadine. La carovana poi da Lecce procederà sino ad Aradeo. 

L’evento è patrocinato dalla Regione Puglia, Provincia di Lecce, Città di Lecce, Comune di Aradeo, Comune di Cutrofiano. La Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi cistica (FFC), riconosciuta dal Miur come ente promotore dell’attività di ricerca scientifica, è nata a Verona nel 1997 ad opera del professor Gianni Mastella e degli imprenditori Vittoriano Faganelli e Matteo Marzotto. Tutte le informazioni sugli eventi e sulle iniziative della campagna sono disponibili sul sito www.fibrosicistica.it. Nei weekend di ottobre, gli oltre 10mila volontari della Fondazione offriranno un fiore simbolo della ricerca in tutta Italia contribuendo al sostegno dei ricercatori impegnati nei progetti scientifici per migliorare le cure e accrescere la qualità e la durata di vita dei malati di fibrosi cistica, che solo nel nostro Paese, conta oltre 2 milioni e mezzo di portatori sani in grado di trasmettere la malattia ai propri figli.

 

Fabio Antonio Grasso