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Il ri-uso artistico del designer Maurizio Buttazzo

La passione per il riuso non colpisce solo semplici appassionati, ma coinvolge anche veri e propri artisti. È il caso ad esempio di Maurizio Buttazzo, designer, artigiano inventore e creatore di oggetti che sanno abbinare una infinita fantasia con la riflessione politica ed ironia sull’arte stessa, sui materiali e sul consumo. Buttazzo è stato, nel corso degli anni, l’ideatore di progetti socio-culturali di grande impatto e rilievo per il territorio di Lecce e provincia, basti pensare alla creazione delle Manifatture Knos, o agli allestimenti, di cui è stato curatore, per la manifestazione Festa del Cinema del Reale a Specchia oltre ad aver preso parte ad importanti progetti internazionali, con esposizione dei propri lavori a Parigi e Torino. 

Proprio nella città della Mole Antonelliana, insieme alle diverse esperienze all’estero, che Buttazzo ha iniziato a muovere i primi passi verso la tematica del riuso nell’arte, riscuotendo via via consensi sempre maggiori. Qui lavora per una cooperativa che si occupa di riciclo artistico, fondamentale per incanalare la sua vena creativa negli anni a venire. Negli ultimi 15 anni della sua attività creativa ha concentrato tutte le sue opere sul tema artistico e politico del riuso, del riciclo e della creazione attraverso vecchi oggetti: dai tappi di plastica fusi in lampade dal design particolare, specchi, sedie e oggetti anche molto complessi ad antiche valige che diventano misteriose lampade narranti scene di vita passate e perdute. 

 

Alessio Quarta