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Il mistero e la poesia di De Chirico in mostra al Castello aragonese

Dall’8 giugno al 29 settembre sarà possibile ammirare oltre quaranta opere dell’artista Previsti anche diversi altri eventi in contemporanea nella rassegna Metafisica a Sud 
 
Freud lo chiamò “perturbante”, la scuola tedesca usò il termine “unheimlich”, De Chirico coniò il termine di “metafisica”, riferito alla pittura. È quello spazio in cui tutto ciò che è familiare e noto si rivela inaspettatamente come straniante, non sicuro, irrazionale. Una superficie in cui De Chirico pone le sue “Muse inquietanti”, manichini e statue, che sorgono al posto degli uomini negli spazi in cui ogni elemento sembra combaciare e contrastare insieme. Le sue “Piazze d’Italia” sono luoghi con architetture classiche raffigurate in una prospettiva rinascimentale, ma in cui la mente divaga per l’accostamento con elementi stranianti che trasformano la visione. La crisi dell’uomo e delle sue certezze del Novecento, ancora oggi così attuale, è stata rappresentata dal maestro come una dimensione atemporale in cui il passato e il presente si devono incontrare perché “senza la scoperta del passato, non è possibile la scoperta del presente”.
Otranto continua il cammino nella storia dell’arte contemporanea e dopo le mostre di Joan Mirò, Pablo Picasso, Salvador Dalì e Andy Warhol, che hanno portato 200mila visitatori, l’antico maniero idruntino ospita da sabato 8 giugno a domenica 29 settembre la mostra “Giorgio De Chirico – Mistero e poesia” a cura di Franco Calarota. 
Attraverso una selezione di opere -dieci dipinti a olio, oltre trenta tra disegni, acquarelli e grafiche, in prestito dalla Galleria d’Arte Maggiore di Bologna- la mostra si pone come obiettivo quello di dimostrare come Giorgio De Chirico abbia rappresentato un simbolo dell’arte mondiale contemporanea, nonché un preciso interprete dei sentimenti dell’uomo di oggi.
Metafisica a Sud, enigma di un pomeriggio d’estate è il titolo del programma degli eventi a margine della mostra. Chiara Idrusa Scrimieri proporrà un percorso tra docufilm e videoarte, un viaggio di lettura metafisica applicata al paesaggio sensibile della nostra Magna Grecia. Inoltre una serie di eventi collaterali si inseriranno nel solco del percorso di marketing innovativo intrapreso nel 2009 con la nuova direzione artistica del castello che ha registrato importanti risultati per i visitatori ma anche per artisti, architetti, registi, designer e aziende che vi trovano una concreta opportunità di incontro e di promozione. 
 
Oriana Rausa