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Il Lecce passa dai Semeraro ai Tesoro Sarà serie B o Lega Pro Prima Divisione?

Dopo la retrocessione in B, il club giallorosso registrerà forse in questo fine settimana il passaggio di proprietà. Mentre si attende di conoscere quale campionato affronteranno i giallorossi nella prossima stagione e con quali giocatori 
 
Il futuro del Lecce è tutto da scrivere. Dopo la retrocessione in serie B, il club giallorosso è in attesa di conoscere la propria sorte legata al doppio filo delle sentenze sul “calcio-scommesse” e sulla presunta combine Bari-Lecce dello scorso 15 maggio. Dai prossimi verdetti della Procura Federale si potrà conoscere la categoria, a cui apparterrà il club giallorosso.
Serie B o Lega Pro Prima Divisione? Aspetteremo di conoscere a quale campionato parteciperà la squadra salentina, che entro questo fine settimana, o al massimo fine mese, dovrebbe registrare l’avvicendamento societario di Savino Tesoro (nella foto) al posto di Giovanni Semeraro.
L’imprenditore bergamasco, originario di Spinazzola, dovrebbe ufficializzare nei prossimi giorni l’acquisto delle quote del sodalizio, anche se il prezzo dell’operazione varierà a secondo della categoria e dei vari punti di penalizzazione. Sicuramente la nuova proprietà non è rimasta a guardare ed avrà ovviamente programmato i progetti differenti a secondo delle varie opzioni (B o Prima Divisione?). Si punterà molto probabilmente su un allenatore abile a lavorare con i giovani e con un giocato votato al calcio spettacolare ed offensivo. Lo ha sottolineato lo stesso Tesoro nella sua ammirazione evidenziata per il lavoro e le idee di Zeman. Ma pare davvero difficile, se non praticamente impossibile, ipotizzare il nuovo ritorno del boemo in giallorosso. Vedremo allora chi sarà il nuovo allenatore. 
Della squadra di Serse Cosmi, retrocessa matematicamente all’ultima giornata da terzultima di serie A, rimarrà molto probabilmente ben poco. Nonostante il grande rapporto di stima reciproca con l’ambiente giallorosso, al momento è difficile immaginare un Lecce con i big Giacomazzi e Di Michele. Il primo, salentino d’adozione, si dice pronto a 35 anni a rivestire la maglia giallorossa dinanzi alla presenza di progetti societari validi. Il secondo vuole rinnovare un contratto in scadenza il 30 giugno. È in dubbio la presenza del difensore Andrea Esposito.
Tra i partenti c’è il portiere Max Benassi. Visto il suo rendimento stagionale ed il cartellino di proprietà del club, la sua cessione potrebbe regalare un tesoretto alla società salentina. Per la porta i salentini possono vantare in casa portieri del proprio vivaio di grandi avvenire come Davide Petrachi (in scadenza il 30 giugno) e Ugo Gabrieli.
In partenza Tomovic e Seferovic, nonostante il diritto del riscatto della loro metà rispettivamente con Genoa e Fiorentina. Hanno già salutato i colombiani dell’Udinese, Juan Cuadrado e Luis Muriel (ora in nazionale); Manuel Giandonato (Juventus), Christian Obodo (Udinese), Andrea Bertolacci (Roma); oltre a Leonardo Miglionico, Luca Di Matteo e Valeri Bojinov. Carrozzieri approderà in Messico nella Primera Division. 
Tra i contratti da monetizzare ci sono quelli di Manuele Blasi, Gennaro Delvecchio, Edward Ofere, Daniele Corvia, Carlos Grossmuller e Ignacio Piatti. I loro contratti rappresentano un grosso fardello da sopportare per una squadra retrocessa ed in attesa di conoscere il proprio destino. Non ritorneranno con molte probabilità Cacia (Padova), Jeda (Novara) e Ferrario (Parma). 
 
Il popolo giallorosso attende la chiusura delle indagini sul calcio-scommesse
 
Il futuro del Lecce passa anche e soprattutto dagli esiti delle indagini della giustizia ordinaria, riguardo al “calcio-scommesse” ed alla presunta combine di Bari-Lecce del 15 maggio dello scorso anno. In merito al derby, secondo l’Ansa, i carabinieri avrebbero concluso gli accertamenti sui conti bancari sull’ex presidente del Lecce della scorsa stagione, Pierandrea Semeraro, ed avrebbero trovato degli elementi utili d’indagine. 
Sarà la Procura di Bari a valutare la situazione dell’ex presidente del club giallorosso, dopo aver espresso nei giorni scorsi il parere favorevole per la richiesta di rimessione in libertà ed il patteggiamento della pena proposte dai legali difensori del calciatore Andrea Masiello (un anno e dieci mesi di reclusione) e dai suoi due amici, Gianni Carella e Fabio Giacobbe (un anno e cinque mesi ciascuno). Dopo l’ok della Procura, il gip Ambrogio Marrone, però, ha rigettato la richiesta di scarcerazione dei tre (tutti attualmente ai domiciliari) ed ha fissato l’udienza sui patteggiamenti per il prossimo 27 giugno. Tutto ciò dopo che l’ex biancorosso ed i suoi due amici sono stati arrestati lo scorso 2 aprile con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva nell’ambito dell’inchiesta sulle partite combinate con particolare riferimento a Udinese-Bari 3-3 (del campionato 2009-10); Bari-Lecce, Bologna-Bari e Cesena-Bari (2010-11).