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Il Commissario prefettizio accende i riflettori sulla Csa

Scontro nel Cda della partecipata: braccio di ferro tra il presidente e due consiglieri, ma intanto il commissario Pirrera chiede chiarezza sui conti 
 
L’iniziativa di Giuseppe De Matteis e Saverio De Simone -componenti del Consiglio di amministrazione della Csa, società mista pubblico-privato per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti- di chiedere la convocazione del Cda, non è piaciuta al presidente della società, Domenico Palmieri, che coglie l’occasione per bacchettare anche il sindacalista Luciano Maggio. Tutto ruota attorno alla “radiografia” contabile alla Csa che il commissario prefettizio, Matilde Pirrera, intende fare continuando l’azione per mettere ordine nel puzzle della macchina amministrativa e il capitolo dei rifiuti è una delle materie più oggetto di attenzione, almeno stando agli atti che il Commissario ha sinora siglato. 
In sintesi la Pirrera vuole conoscere i crediti e i debiti che intercorrono tra Comune e società in relazione ai servizi di raccolta e smaltimento rifiuti, parcheggi, e verde. E non solo. La radiografia è “total body”, infatti il commissario prefettizio intende avere risposta sulla compatibilità della Csa con la normativa vigente e in particolare con il maxiemendamento dell’agosto scorso. In pratica si tratta di avere certezza che la società mista possa continuare a “vivere” oppure se occorre trovare altra soluzione. Ma per Palmieri l’iniziativa dei due componenti del Cda è pura strumentalizzazione politica.
“Le elezioni per il rinnovo del governo cittadino sono ormai alle porte -considera Palmieri- e in quest’ottica non sorprende che il politicante di turno ne approfitti per strumentalizzare ogni questione per mera propaganda politica”. Insomma, il Cda della società mista è stato fissato per il prossimo 3 febbraio, ma lo scontro è già in atto. “L’atto voluto dal Commissario prefettizio è dovuto -continua Palmieri-, oltre che opportuno, infatti non appena mi sono insediato, e quindi ancor prima del Commissario prefettizio, ho chiesto che le poste attive e passive, tra Comune e Csa, fossero subito chiarite, anche per avere contezza delle consegne ricevute da parte del mio predecessore. Tuttavia, sorprende non poco la cautela invocata dai due consiglieri, De Matteis e De Simone, atteso che sono stati proprio loro ad approvare il precedente bilancio di esercizio presentandolo al Consiglio comunale per la ratifica. Hanno partecipato fattivamente a ogni delibera in seno al Cda della Csa, per tutto l’esercizio 2011, convalidando ogni azione adottata dall’allora presidente Corciulo”. 
Tra le altre il presidente della Csa attacca i due consiglieri per aver chiesto di inserire come punto all’ordine del giorno del prossimo consiglio chiarimenti sulle azioni di tutela della società. “A quale tutela della società aspirano i consiglieri? Se hanno agito sempre in buona fede -conclude Palmieri- non hanno nulla da temere. Ciò che interessa oggi, senza creare inutili allarmismi, è che  il Commissario prefettizio e il  presidente della società mista, certamente in sinergia, vaglieranno la regolarità contabile dei dati elaborati, tenendo bene a mente le esigenze primarie della collettività”. 
E infine la stoccata finale è per Luciano Maggio: “Il sindacalista lamenta una situazione della quale non sono responsabile, ma anche lui mi pare abbia avuto il vantaggio di un’assunzione che, con quella di altri, ha dato il via al contenzioso”. 
 
Maddalena Mongiò