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“Il ‘blitz’ di Vendola non penalizzi la rappresentanza salentina in Giunta”

 

Più che di azzeramento, il governatore Vendola parla di “una rinascita”, e di un confronto politico che potrà aprirsi a tutto campo con Udc e l’Italia dei Valori. Ma una volta azzerata la giunta, si prospetta un rimpasto che potrebbe riservare sgradite sorprese soprattutto ad alcuni degli esponenti di spicco del Partito Democratico salentino. E su tutti, stando alle notizie che già dal primo momento circolano nei corridoi della politica, rischia il vicepresidente Sandro Frisullo. “Non c’è dubbio che l’azzeramento della giunta rientra nelle prerogative di Vendola -afferma Antonio Rotundo (nella foto)- ma se non siamo ad una forma di ‘Governo del Presidente’ che annulla il ruolo e le funzioni dei partiti, credo si debba aprire una discussione che non può ridursi a ristretti gruppi dirigenti e non partire dal giudizio del lavoro svolto in questi anni. Le questioni poste da Vendola, infatti, sulla permeabilità delle Asl agli interessi delle lobby e la necessità dell’allargamento della coalizione ai moderati sono vere, ma proprio per questo non possono essere risolte con il colpo ad effetto dell’azzeramento. Non vorrei che dietro quello che appare un blitz del presidente prenda corpo una penalizzazione della rappresentanza salentina nel governo della Puglia. E che ciò possa avvenire senza una discussione trasparente ed attraverso la scorciatoia di giudizi sommari appare del tutto inaccettabile. Né possiamo consentire -continua l’esponente salentino del Pd- che vengano cancellati con un tratto di penna quattro anni di buon governo e l’impegno generoso e competente di Sandro Frisullo che ha rappresentato un riferimento irrinunciabile per le istanze di sviluppo e di crescita delle popolazioni salentine. Per queste ragioni -conclude il capogruppo del Pd a Palazzo Carafa- credo che sia necessario convocare su questi temi l’assemblea provinciale del partito”.

 

(D. G.)