Grazie a un finanziamento di 380mila euro concesso dal Ministero dell’Ambiente, le stazioni dedicate alle biciclette passeranno da 7 a 15 con nuove unità dislocate nelle periferie
Il già pluripremiato bike sharing leccese sta per essere nuovamente “riconosciuto”. Un finanziamento di 380mila euro consentirà di raddoppiare le postazioni, che da 7 passeranno a 15. In arrivo dunque 8 stazioni di sharing in più, grazie ai fondi che il Ministero dell’Ambiente riserva alla mobilità sostenibile. Ricevuto da Roma l’ok, soltanto qualche giorno fa, ora spetta al Comune di Lecce concretizzare il provvedimento.
La novità assoluta sta nel fatto che le nuove postazioni sono state individuate nelle periferie della città. Non più soltanto i punti focali di Lecce -come le piazze Sant’Oronzo e Mazzini- saranno dotate del mezzo di trasporto a due ruote, ma anche le zone di San Pio, Santa Rosa, Parco Corvaglia, via Adriatica, Casermette e Tribunale. Insomma, un aspetto non da poco, per i residenti delle periferie che, molto più facilmente, potranno raggiungere il centro cittadino. Viceversa, turisti e visitatori che avranno voglia di addentrarsi nei quartieri di Lecce, potranno lasciare lì la bici e organizzarsi di conseguenza.
Un passo in più verso la centralizzazione delle periferie leccesi, così come è nei desideri e nelle attività del sindaco Paolo Perrone: isolare sempre meno i quartieri, rendendoli sempre più parte di Lecce. Se si considera poi che, poco prima della pausa estiva, l’assessore al ramo Giuseppe Ripa ha confermato il raddoppio del chilometraggio dedicato a piste ciclabili, può dirsi chiaro che i giochi sono fatti. Glia amatori delle due ruote sostenibili potranno, senza rischi, viaggiare per le strade cittadine e -perché no- anche in quelle che portano al mare, nelle piste a loro riservate.
Intanto, Lecce che nel 2019 ambisce a candidarsi a capitale della cultura, non può che mettere a posto tutti i tasselli di una “capitale” del Salento quanto mai accogliente. Ed accogliere i turisti a braccia aperte con le biciclette in affitto non può che essere un ottimo modo, considerato i ritardi del mezzo pubblico per eccellenza (il filobus) e delle navette che funzionano regolarmente più che altro d’estate. Lecce così investe nuovamente nel bike sharing, inaugurando una moda e, perché no, anche una costruttiva mentalità. Via l’auto, fuori la bici.
(B.P.)