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I tirocini “salva-vita”: la nuova sfida di Provincia di Lecce e Alba Service

Palazzo dei Celestini punta sulle cosiddette “fasce deboli”. Centinaia i tirocini attivati dai Centri per l’Impiego in tutto il Salento rivolti a giovani svantaggiati alla ricerca di un lavoro
 
Se ognuno ci mette del suo, si sa, la vita può essere più facile per tutti coloro che quotidianamente alle prese con la ricerca di un lavoro, vengono a priori esclusi dalle esigenze di un mercato molto spesso spietato. Vuoi per la congiuntura negativa che il mondo del lavoro sta vivendo nell’intero Paese, vuoi per le decine di grandi imprese che, proprio nel  Salento, stanno chiudendo i battenti o ricorrendo ai sistemi di ammortizzazione sociale come la cassa integrazione. Stiamo parlando delle cosiddette “categorie svantaggiate” (ex tossicodipendenti, disabili psichici, extracomunitari) verso cui Provincia di Lecce e Alba Service rivolgono le loro attenzioni, avviando una serie di progetti che hanno proprio l’obiettivo di un reinserimento professionale delle fasce deboli. Vero punto di riferimento in questi percorsi, i Centri per l’Impiego in tutta la provincia che, grazie al lavoro delle assistenti sociali di Alba Service, svolgono attività di ascolto, monitoraggio, raccolta dei curricula e contatto diretto con le aziende locali. 
L’ingresso nel mondo del lavoro dei soggetti appartenenti alle categorie protette avviene attraverso la formula (di grande fortuna, lo dicono i numeri) dei tirocini formativi: periodi di stage nelle numerose aziende partner dei progetti e poi, sullo sfondo, la possibilità concreta di trovare un posto di lavoro. Le distanze si accorciano e i contratti d’assunzioni sembrano più vicini a giovani e meno giovani. “Tra le aziende partner ci sono importanti gruppi come Axa ed Ecotecnica, catene commerciali, biblioteche e cooperative di ogni genere -ha dichiarato Damiano D’Autilia (a destra nella foto), presidente di Alba Service Spa- ma l’offerta è destinata ad ampliarsi. Un buon numero di tirocini sfocia in un contratto a tempo o in un’assunzione. Grazie al diligente lavoro delle assistenti sociali dipendenti di Alba Service, i curricula vengono raccolti e valutati e, soprattutto, le predisposizioni dei tirocinanti indirizzate nelle aziende in base a richieste e scoperture”. 
I dati su Lecce parlano chiaro: nel Cpi della città capoluogo, nell’ambito del “Progetto Indulto”, sono stati avviati 39 tirocini, di cui 3 trasformati in contratti a tempo indeterminato; a fine luglio si sono conclusi i tirocini per l’area “Dipendenze” e “Contrasto della povertà”, tutti presso Axa ed Ecotecnica, con il risultato di 7 contratti a tempo determinato. “La stessa Alba Service ha aperto le porte ai tirocinanti, dando un esempio fattivo di sinergia e collaborazione per la promozione di nuovi segmenti mercato”, ha sottolineato D’Autilia. Meritevoli i risultati raggiunti nei Cpi della provincia: fra gli altri, 304 tirocini avviati a Casarano, 270 a Nardò, 249 a Maglie, 155 a Gallipoli. “Nel nuovo Piano dell’offerta formativa abbiamo inserito uno ‘spaccato’ di tirocini rivolto a tutte le categorie, comprese quelle protette, proprio perché crediamo fortemente in questo strumento -ha ribadito l’assessore provinciale alle Politiche del Lavoro, Ernesto Toma (a sinistra nella foto)– le aziende possono individuare le figure necessarie e inserire i giovani in un percorso serio di formazione. Abbiamo anche attivato un monitoraggio sui tirocini avviati perché questi non devono soltanto ridurre i costi per l’imprenditore, ma rappresentare un effettivo incontro tra domanda e offerta”.  
 
Barbara Politi