Colpaccio interno del Martina che, contrariamente ai pronostici di inizio stagione, agguanta l’ultima posizione utile per i play off
Spiace constatare come, in quel di Martina, i falchi siano sembrati essere più che altro degli innocui passerotti. I salentini hanno pagato caramente gli enormi sforzi mentali e fisici per aver capeggiato per svariate settimane un campionato che lasciava presagire tutto il meglio possibile. Si sa, nello sport di scritto esistono solo le regole e mai i risultati finali. Nell’ultimo match disputato, Ugento ha ben presto issato bandiera bianca. Ciò posto, non si vuole minimamente mettere in dubbio l’impegno dei Falchi, ma non si può evitare di narrare come la grinta, la carica emotiva dei martinesi insieme all’urlo di un PalaWojtyla gremito all’inverosimile facessero presagire sin dalle primissime battute quale sarebbe stato l’esito finale.
La prima porzione di gara è stata appannaggio dei padroni di casa del Martina che, con un avvio leonino, hanno stroncato in partenza le velleità degli ospiti concludendo con un perentorio 25-14. Il secondo set è stato più combattuto, anche perché risultava oltremodo impensabile che i tarantini potessero sostenere dei ritmi così accellerati, e il 25-20 venutosi a configurare è parso come il più giusto dei risultati. La terza partita ha visto il Martina in evidente debito di ossigeno e concentrazione, ma anche in questa occasione gli ospiti non hanno saputo approfittarne, e il 25-22 ha sancito la tremenda sconfitta della compagine di coach Licchelli col perentorio risultato di tre set a zero. A fine gara è risultato spiacevole assistere allo sconforto degli atleti salentini, sconfortati per aver fallito l’aggancio all’ultimo posto utile per la disputa dei play off. In vista della prossima stagione la società pare orientata nel perseguire nuovamente l’obiettivo appena sfuggito, ma è evidente che servano dei giusti correttivi per far sì che la delusione lasci spazio a meritati momenti di giubilo.
Francesco Covella
