I volontari dell’Enpa intervengono nella querelle tra il circolo Polemonta e l’Amministrazione comunale, in merito alle accuse di maltrattamento dei cani nel canile di Calimera
In un manifesto apparso qualche giorno fa in paese, il locale circolo Polemonta ha proposto ai calimeresi immagini di un canile maltenuto e di alcuni cani deceduti, insieme ad una serie di accuse e domande rivolte al sindaco Giuseppe Rosato. “Tutto ciò non è esatto -precisa Pierluigi Scarpino, uno dei volontari Enpa che dal 4 aprile di quest’anno collaborano a titolo gratuito con l’Amministrazione per la cura del canile-. Innanzitutto le foto utilizzate nel manifesto risalgono al periodo di maggio-giugno. La situazione da allora è radicalmente cambiata, in meglio ovviamente”. Dopo il primo luglio, infatti, nel canile non ci sono più stati decessi per epidemie. “Ad oggi abbiamo 103 cani microchippati e iscritti all’anagrafe canina, 42 già sterilizzati, 97 terapizzati. A tutto questo si aggiungono 34 affidi veri e propri e 4 affidi ‘a distanza’, realizzati anche grazie ad azioni di sensibilizzazione attuate sul territorio”.
Viene allora da chiedersi se il circolo Polemonta parli senza cognizione di causa. “I componenti di Polemonta -continua Scarpino- sanno che i cani sono nelle condizioni migliori garantibili, ma cavalcano l’onda della polemica politica. Il 1° dicembre scorso è giunto al canile, a causa di un esposto/denuncia, il responsabile provinciale dell’Area1 Veterinaria, il dottor Giorgio Di Giorgio, il quale, visitando i cani, ha constatato che sono in buone condizioni di salute e ha così concesso il tempo all’Amministrazione comunale di mettere a norma la struttura”. Come spiegano i volontari, mettere a norma il canile significa “sistemare i box con un divisorio poiché, secondo la Legge reg. 12/95 gli attuali sono grandi il doppio del necessario”. Il progetto di messa a norma è stato già presentato dalla direzione provinciale dell’Enpa al Comune di Calimera ed ha avuto il primo placet dalla Asl. “Vogliamo tenere fuori l’Enpa, il canile e gli stessi cani da qualsiasi tipo di strumentalizzazione politica”, continua Scarpino che aggiunge: “Ora più che una polemica serve una mano e tutti coloro che vogliono dare un aiuto sono i benvenuti! Ringraziamo i cittadini che hanno deciso di adottare alcuni dei nostri cani e invitiamo tanti altri a seguire il loro esempio”.
Serena Orlando