vorrei spendere qualche parola su un fenomeno a mio avviso potenzialmente pericoloso, vista la sua continua espansione. Mi riferisco al proliferare di giochi e lotterie nazionali che stanno letteralmente bersagliando i sogni di vittoria di tutti noi poveri mortali, sempre più attratti dal desiderio di una vita tranquilla e dorata. L’ultimo nato di questa feconda trafila di sistemi numerici a premi, l’ormai famosissimo “Win for life”, sta facendo registrare un boom di giocate senza precedenti, spinto anche dalla possibilità di puntare i numeri vincenti 7 giorni su 7 e per ben 13 volte al giorno! Senza dimenticare i tantissimi tagliandi di “Gratta e vinci”, il superenalotto e tutta la schiera di altri giochi pronti a svuotare il portafogli di chiunque si ritrovi in una ricevitoria o edicola.
Certo, ognuno è arbitro del proprio destino e del proprio patrimonio, ma non bisogna tralasciare le implicazioni psicologiche che questo tipo di giochi comporta. Addetti ai lavori ed esperti continuano a sottolineare il rischio della “coazione a ripetere”, ovvero della spinta incontrollabile ad acquistare tali tagliandi, con la convinzione che prima o poi uscirà la combinazione vincente. Un po’ come la droga, l’alcol, anche il gioco può creare dipendenza. E purtroppo sono tanti gli episodi di gente rovinata da questo meccanismo perverso e di famiglie spaccate da questo terribile vizio.
Secondo me, lo Stato dovrebbe porre un freno e non incentivare questi pericolosi specchietti per le allodole ed educare al gioco sano e controllato, non certo malato e irrefrenabile.
Lettera firmata