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Gasdotti, dopo Tap arrivano EastMed e Eagle

Sottoscritto l’accordo con il progetto Igi Poseidon di Otranto e in programma anche il gasdotto diretto a Torchiarolo. Tre infrastrutture analoghe in un’area di appena 60 chilometri 

 

Una terra come fulcro strategico della crescita del paese Italia e dell’intera Europa. È questa una delle incantevoli immagini che il Governo sembra voglia fornire al Salento. Non si sta, però, parlando di mare, natura, arte, storia, cultura (in questo senso il territorio ha già una sua affascinante immagine), bensì del ruolo che la pianura salentina potrebbe ricoprire nel settore della politica energetica. L’Italia e l’Europa hanno bisogno di gas e quale area migliore se non il Salento per far approdare i gasdotti provenienti dall’Asia? Sì, i gasdotti, perché Tap non è l’unico progetto destinato a trasportare l’idrocarburo nel territorio europeo passando dal Salento: sono ben due le altre infrastrutture “gemelle” in procinto di realizzazione sulla costa adriatica della bassa Puglia.

Lo scorso 3 aprile è stato infatti formalizzato l’accordo per la realizzazione dell’EastMed, altra gigantesca opera destinata a trasportare il gas da Israele, passando per Cipro e Grecia e approdare infine a Otranto; non sorprende, quindi, che nell’appello lanciato dai primi cittadini della provincia di Lecce al Governo per fermare il progetto Tap manchi proprio la firma del sindaco idruntino Luciano Cariddi (oltre a quelle dei sindaci di Parabita e Galatina, comuni però commissariati). EastMed rientra nel progetto Igi Poseidon, già approvato nel 2011, e dovrebbe approvvigionarsi da Libia, Cipro, Egitto, Russia e Israele; in questo senso, fondamentale è stato l’accordo siglato lo scorso anno tra Edison, la russa Gazprom e la greca Depa. L’accordo internazionale per l’approdo a Otrando del gasdotto Eastmed è stato sottoscritto a Tel Aviv tra il ministro della Sviluppo Economico Carlo Calenda, i colleghi Yuval Steinitz (Israele), Giorgos Stathakis (Grecia) e Yiorgos Lakkotrypis (Cipro) e il commissario europeo all’Energia Miguel Arias Canete.

Tap e Eastmed, due gasdotti internazionali distanti solo 20 chilometri, ma all’orizzonte si prospetta una nuova opera che potrebbe avere come punto d’approdo la costa brindisina. Il nuovo affascinante nome è quella della Eagle Ing, un gasdotto che dovrebbe giungere nei pressi di Torchiarolo, collegando così il terminale di un rigassificatore realizzato sulle coste albanesi con la rete italiana di trasporto di gas naturale. Il Governo ha inserito la realizzazione di questa opera nel 2013 e, come anche il progetto Igi Poseidon, con molta probabilità ha avuto il consenso anche della precedente Amministrazione regionale. Tre gasdotti racchiusi in un’area di circa 60 chilometri: sono davvero tutti necessari?

 

Alessandro Chizzini