Le parole di sindaco e vicesindaco di Maglie dopo aver lasciato i domiciliari
Inchiesta magliese su presunti appalti pilotati, dopo tre mesi il sindaco Ernesto Toma e il suo vice Marco Sticchi lasciano i domiciliari (rimane l’obbligo di firma negli uffici di polizia giudiziaria). I due amministratori di Maglie sono coinvolti in indagini su presunti favoritismi che non avrebbero risparmiato anche i comuni di Ruffano e Sanarica. Accolta così l’istanza presentata dagli avvocati Luciano Ancora e Roberto Eustachio Sisto per il sindaco Toma, e lo stesso Ancora e Andrea Sambati per il vicesindaco Sticchi.
Le parole su Facebook del primo cittadino Ernesto Toma: “Francamente non so se i giorni difficili sono ormai alle spalle, ma so che oggi riprendo la mia vita e torno a guardare in faccia la mia straordinaria comunità alla quale devo un grande ringraziamento per l’affetto e la fiducia che ho avvertito tantissimo nei momenti di sconforto. Una comunità che è andata avanti, in qualche modo serena, grazie alla mia giunta: non posso non essere riconoscente verso tutti coloro che hanno tenuto la barra dritta e navigato anche in acque a volte non proprio tranquille, dove qualcuno ha pensato di poter vilmente approfittare per gettare fango sulla città che amo, Maglie! In questo momento, per la verità, sono tanti i ringraziamenti che sento di dover fare: alla mia famiglia, che mi ha sorretto emotivamente e fisicamente e i miei amici che mi hanno continuato a voler bene e a farmi sentire il loro sostegno incondizionato. Un ringraziamento particolare ai miei avvocati perché, in alcuni momenti di scoraggiamento, sono stati loro a farmi ‘iniezioni di fiducia’ nella verità dei fatti che, sono certo, di poter dimostrare, da uomo libero, nel processo. In quella sede, continuando ad avere fiducia nella magistratura, dimostreremo la nostra estraneità ai fatti. Grazie a tutti voi!”.
Toni simili, sempre via social, quelli del vicesindaco Marco Sticchi: “Dopo settimane difficili, oggi posso finalmente tornare a parlare con la mia voce e guardare tutti voi, cittadini di Maglie, negli occhi e la mia prima parola è GRAZIE. Grazie a chi mi è stato vicino, in silenzio o con un gesto, con un messaggio o semplicemente con il pensiero. La vostra vicinanza ha rappresentato un sostegno fondamentale nei momenti più duri. Ma voglio ringraziare anche chi ha avuto dubbi, chi ha espresso critiche o preso le distanze. In una comunità democratica anche il dissenso è una forma di partecipazione e, se espresso con onestà, merita rispetto.
In questi giorni si è parlato molto del fatto che non ho rassegnato le dimissioni. Non l’ho fatto non per ostinazione, ma per coerenza. Rinunciare alla mia libertà personale a discapito della mia vita privata, gli affetti, la famiglia, il lavoro non per essere un eroe (come qualcuno mi ha definito) ma per rispetto del mandato che mi avete affidato e che ho sempre cercato di onorare con dedizione, trasparenza e umiltà. Restare al mio posto è stato un modo per affermare con forza la mia fiducia nella giustizia e per ribadire la mia volontà di continuare a servire questa città, vicino alla gente, come ho sempre fatto. Da oggi non posso che aspettare fiducioso che la giustizia segua il proprio corso, nella speranza di poter buttare tutto alle spalle”.