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Ferie forzate per l’Ufficio Tecnico: l’opposizione chiede chiarezza

Chiusa fino al 24 luglio la sede municipale di via Ferramosca per assenza di personale e i consiglieri di minoranza denunciano disagi e disservizi  

 

L’Amministrazione comunale ha infatti disposto la chiusura dell’Ufficio Tecnico fino al 24 luglio per rispondere al “progressivo impoverimento del personale impegnato a causa dei trasferimenti avvenuti di recente in altri uffici o per malattie”. A dirlo è la minoranza consiliare che ha contestato il provvedimento con una nota a firma di Francesco ChirilliAntonio GiannuzziMario AndreanoSabrina Balena e Antonio Izzo.

I componenti dell’opposizione si sono dimostrati preoccupati per le conseguenze derivanti da questo stop: “Nonostante la piena disponibilità dimostrata dai due tecnici laureati, di recente e temporaneamente trasferiti in mobilità presso l’UTC di Maglie, questo è in uno stato di paralisi, con la conseguente assenza di partecipazione del Comune di Maglie ai bandi regionali di prossima scadenza per il finanziamento di importanti opere pubbliche, impossibilità di rendere spediti i lavori pubblici in corso di esecuzione e dare esauriente e tempestiva esecuzione alle richieste che vengono rivolte dall’utenza privata”.

A sottolineare ulteriormente l’attuale precaria situazione dell’Ufficio Tecnico, la minoranza pone poi l’accento sul furto di alcuni importanti documenti da un computer di uno dei dirigenti. Una non adeguata gestione che, secondo l’opposizione, si rispecchia nell’intera attività amministrativa della maggioranza: “I dissapori al suo interno la rendono incapace di dare soluzioni tempestive e condivise a questa ed altre emergenze che affliggono, ormai in forma strutturale, l’Amministrazione comunale ed i servizi da essa resi al pubblico. E tutto questo avviene nella totale assenza di informazione del Consiglio comunale”.

L’opposizione coglie così l’occasione per ricevere risposte dalla maggioranza: “Chiediamo chiarezza sui costi e sulla qualità dei servizi resi, nonché sul mancato rinnovo con appalto dei contratti degli stessi scaduti ormai da tempo remoto; un nuovo piano organico del personale in servizio presso il Comune che privilegi competenze e disponibilità già ampiamente dimostrate in tempi passati; di dare un pronto segnale di inversione di rotta per arginare il dilagante disagio che l’opinione pubblica è costretta a subire”. 

 

Alessandro Chizzini