Azione congiunta della Squadra mobile e delle volanti della Questura: un 28enne napoletano dovrà rispondere dell’accusa di truffa aggravata
Nella mattinata di ieri 12 giugno, il lavoro congiunto degli uomini della Squadra mobile e degli agenti in servizio di volante della Questura di Lecce ha portato all’arresto, in flagranza di reato per “truffa aggravata”, un 28enne proveniente dalla provincia di Napoli che, con il collaudato espediente della finta chiamata di emergenza da parte di presunti rappresentanti delle forze dell’ordine ad anziane persone, stava per entrare in possesso di soldi e gioielli di una signora di 94 anni di Lecce.
Gli agenti in servizio sono stati allertati dalla centrale operativa che in brevissimo tempo ha ricevuto diverse segnalazioni di presunte truffe in atto a Lecce, da parte di sedicenti carabinieri, indice che i truffatori erano all’opera nella zona.
La sala operativa ha inviato gli agenti sul luogo dell’ultima segnalazione ricevuta dal figlio dell’anziana signora, il quale, rientrato provvidenzialmente in anticipo dai suoi impegni, aveva trovato la madre dietro la porta dell’abitazione in piedi e con in mano denaro contante e gioielli. La donna, sbalordita di vederlo a casa, gli aveva chiesto informazioni sul fratello, spiegando che poco prima era stata contattata da un carabiniere che le aveva comunicato che i suoi due figli si trovavano entrambi in caserma perché uno dei due era stato arrestato in seguito a un grave incidente e per “risolvere la situazione” avrebbe dovuto pagare una certa somma e l’aveva quindi invitata a racimolare tutti i soldi e i gioielli che aveva in casa subito per consegnarli ad un “collega”, che sarebbe passato a prenderli da lì a poco.
Il figlio, resosi immediatamente conto che la madre era vittima di una truffa, ha così immediatamente contattato il 112NUE che ha inviato alcuni agenti sul posto; quest’ultimi hanno poi messo in contatto la donna con il truffatore, seguendo “in diretta” i passaggi che hanno poi permesso di sorprenderlo sul fatto e di arrestarlo una volta giunto a casa della 94enne.
Gli agenti in seguito hanno acquisito ulteriori informazioni da un’altra possibile vittima che aveva segnalato un tentativo di truffa nella stessa mattinata, riscontrando il medesimo “modus operandi”, ovvero una chiamata da parte di un uomo che si spacciava per un maresciallo dei carabinieri che la informava di un brutto incidente del figlio che aveva coinvolto una bambina di otto anni e che per “risolvere la questione” era necessario pagare la somma di 4800 euro o consegnare i gioielli di famiglia. Fortunatamente in casa con l’anziana signora era presente la figlia che, intuito il tentativo di truffa, aveva subito chiamato il 112 NUE.
Al termine degli accertamenti di rito l’uomo è stato arrestato e, su disposizioni del P.M. di turno, condotto presso la Casa circondariale di Lecce a disposizione dell’A.G.