Cerca

Eolico a Giuggianello, il “caso” diventa nazionale

Nei giorni scorsi, il Corriere della Sera ha dedicato addirittura due pagine alla vicenda della Collina dei Fanciulli e delle Ninfe. Nonostante le poche speranze dell’opposizione e la sentenza del Consiglio di Stato, Italia Nostra esprime però ancora fiducia in un risvolto positivo della vicenda riguardante il futuro parco eolico di Giuggianello. Ma il sindaco avverte: “I lavori cominceranno tra poco”
 
Tre mesi fa Belpaese si occupò del progetto di costruzione del parco eolico presso la “Collina dei Fanciulli e delle Ninfe” di Giuggianello, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale. Una vicenda che sollevò subito un intenso dibattito soprattutto in merito ai possibili danni che questa struttura avrebbe arrecato all’ambiente e ai siti archeologici presenti nell’area. L’eco del progetto ha superato i confini regionali, tant’è che su tale questione è intervenuto anche il Corriere della Sera con un servizio datato 28 agosto, realizzato dalle autorevoli firme di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo. Al centro delle ultime cronache, la sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione all’Amministrazione comunale, rigettando così quanto emesso dal Tar che aveva in un primo tempo accolto le richieste di chi, come l’associazione Italia Nostra, si opponeva al progetto. 
La minoranza in Consiglio comunale esprime quindi poca fiducia su un diverso esito della situazione, come spiega il capogruppo Giuseppe Gennaccari: “Finora abbiamo posto in essere tutto il necessario dal punto di vista politico, ma le nostre proposte, come la collaborazione con la Commissione di vigilanza, sono state sempre rimaste inascoltate. La sentenza del Consiglio di Stato ci ha penalizzato ulteriormente e quindi adesso abbiamo poche frecce al nostro arco. Ad ogni modo, continueremo a batterci e ostacolare questo progetto, ma sia chiaro che l’amministrazione dovrà prendersi tutte le responsabilità derivanti”. 
Stato d’animo sostanzialmente tranquillo e fiducioso, invece, quello del sindaco Giuseppe Pesino: “Al momento non ci sono novità in merito. La ditta incaricata della costruzione del parco eolico inizierà i lavori a breve, ma non ho avuto contatti con la stessa ultimamente anche perché torniamo tutti dal periodo di ferie. Qualcosa di più si saprà nei prossimi giorni quando incontreremo l’impresa per organizzare la fase di costruzione. In questi mesi, poi, si è assistito solo ad una pacifica e tranquilla manifestazione di protesta organizzata da una decina di membri di Italia Nostra in occasione della Sagra di San Giovanni”. 
È proprio Italia Nostra, però, a non perdere le speranze di un successo finale di tutta la vicenda, pur non negando che si tratta di un cammino impervio. Così si esprime il presidente della sezione sud Salento, Marcello Seclì: “La sentenza del Consiglio di Stato ha reso le cose molto più complicate e quindi la ditta potrebbe potenzialmente iniziare i lavori già da questo mese. La stessa ha però lasciato trapelare che il progetto potrebbe subire alcune modifiche. Si tratta di capire se ciò riguarda lo spostamento di alcune torri o piuttosto l’eliminazione delle stesse. Al momento, quindi, la situazione è in un limbo, ma si mantiene critica”. Seclì può contare anche sull’appoggio di altre associazioni e di singoli cittadini: “La Cgil di Muro Leccese ci sta sostenendo in questa battaglia con l’organizzazione di un assemblea pubblica e un volantino informativo di sensibilizzazione, dimostrando interesse a proseguire ad oltranza questa azione comune. Ho ricevuto però anche l’appoggio di singole persone, sia studiosi che ambientalisti, disposti a collaborare in qualsiasi modo. Italia Nostra è comunque pronta a intraprendere qualsiasi azione di informazione e sensibilizzazione, ogni volta se ne presentassero le condizioni”. 
 
Alessandro Chizzini