Da decenni alcune zone della città quando piove diventano un incubo per i residenti. Il sindaco promette che a breve le criticità saranno risolte, soprattutto nei pressi di Casa Betania
La Provinciale Tricase-Depressa è sempre in ginocchio dopo una breve caduta di pioggia, figuriamoci quando sul territorio si abbatte un nubifragio. Una situazione critica con allagamenti su tutta l’arteria stradale, campagne e scantinati sommersi da metri cubi d’acqua. Disagi quindi, tra i residenti e gli automobilisti che percorrono la sede stradale. Appena giunti alle porte di Tricase poi, si ammira uno scenario insolito in zona “Draghi” con un vasto terreno agricolo adibito a seminativo ed in parte uliveto trasformato in un lago. Un torrente in piena proviene dalla provinciale per Montesano, piazza cardinale Panico e dal centro urbano trovando sfogo in aperta campagna. Una immagine che non depone bene poiché l’acqua stagna per diversi giorni, prima che si prosciughi il terreno, con gabbiani ed altri uccelli acquatici che fanno festa.
Il sindaco Antonio Musarò promette che l’area a rischio ha i giorni contati, poiché a breve inizieranno i lavori della rete pluviale bianca con il trattamento delle acque piovane in tutto il comparto. “Abbiamo affidato i lavori per un milione e 650mila euro all’impresa ‘Igeco’ di Cavallino -spiega il primo cittadino- e quanto prima si darà inizio alle opere che dovranno collegare Marina Serra attraverso la circonvallazione. Saranno così evitati tanti disagi a residenti e allo stesso proprietario del fondo agricolo”. C’è da registrare che da molti anni esiste un contenzioso tra il titolare della campagna e il Comune, di cui quest’ultimo è stato condannato dal Tribunale delle acque sia in primo grado presso la sede di Napoli, che in secondo grado presso quella di Roma. “Con la realizzazione di un nuovo tronco -sottolinea l’assessore alle Opere pubbliche e al contenzioso, Ippazio Cazzato- certamente la città sarà alleviata da tanti disagi che si creano in quella zona quando piove”.
Ma l’emergenza riguarda anche la casa Betania dell’ospedale “Panico” realizzata tre anni fa in un avvallamento stradale sempre allagato che preme sulla nuova struttura. Un’area Pai (Piano ambientale idrogeologico) a forte rischio, che secondo alcuni tecnici rimane comunque a vocazione di criticità. Lagune anche in contrada “Donna Maria”, sulla via per Tricase porto con l’incrocio della provinciale del “Mito” e in zona “Lavari” dove l’incubo degli abitanti è notevole.
Giovanni Nuzzo
