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Discariche abusive, urge un rimedio

Botta e risposta tra la consigliera Culiersi e il sindaco Fitto dopo la segnalazione -e relativa interrogazione consiliare- di numerose discariche presenti da tempo sul territorio comunale
 
Foro Boario, campo sportivo, zona artigianale, area mercatale. Sono luoghi che a Maglie sono stati ritratti in un’eloquente carrellata di immagini dalla consigliera del gruppo Per Cambiare Maglie, Roberta Culiersi. Il problema? È che questi luoghi sono diventati di fatto delle discariche a cielo aperto, dove l’inciviltà di qualche concittadino ha reso la vista e l’odore insostenibili. Così la Culiersi ha presentato un’interrogazione in occasione del penultimo Consiglio comunale. Ma la questione rimane ancora aperta, perché non si è potuto discuterne in quanto nell’assise si era sforato ampiamente il tempo regolamentare dedicata alle interrogazioni delle minoranze. 
“Mi chiedo come mai -racconta la Culiersi- il servizio Mta non sia intervenuto sulle zone da me fotografate e segnalate. Mi chiedo anche perché, in generale, il servizio di raccolta sembra essere peggiorato e perché l’Amministrazione non riesce a gestire il territorio. In una città questa cose non dovrebbero succedere, sicuramente c’è l’inciviltà di fondo di cui è responsabile qualcuno, altrimenti i rifiuti non sarebbero neppure comparsi in quei luoghi, ma forse si dovrebbe utilizzare un po’ più decisione. Siamo pieni di pattumiere pubbliche e urge un rimedio definitivo, a fronte di un controllore che evidentemente non svolge il proprio lavoro. Rischiamo di diventare avvezzi alla sporcizia. Un capitolo a parte merita poi il foro Boario: lì sono stati tolti gran parte dei rifiuti, ma come è possibile che fossero giunti in uno spazio recintato? Si tratta di deposito o di abbandono? Sono cose che non possono avvenire in un luogo che si trova alla vista dei turisti che si dirigono verso il mare”. 
La risposta arriva dal sindaco Antonio Fitto. “Presso il foro Boario c’era materiale in attesa di essere smaltito -spiega il primo cittadino- perché alcuni rifiuti andavano trattati in maniera differente, come l’eternit. Noi in generale, però, in merito alla questione delle discariche a cielo aperto vogliamo essere fiduciosi e insistere sull’educazione dei cittadini: pulire una discarica grava sulle tasche dei magliesi, bonificare i siti comporta un costo per la collettività, dovrebbe essere questo il deterrente. In passato abbiamo anche fatto moltissime multe, ma ora i vandali si sono fatti furbi e sono più difficili da individuare”.