Dopo il botta e risposta tra i grillini e Giovanni Siciliano, interviene Mino Frasca (Pdl): “Non c’è traccia, ad oggi, del decreto di chiusura della discarica”
Il futuro della discarica di Castellino, il ben noto impianto di raccolta rifiuti situato alle porte di Nardò e inutilizzato dal 2007, torna ad essere argomento di polemica. Ad aprire le danze sono stati i grillini, che attraverso un comunicato chiedono alla Provincia di Lecce ed al Comune di Nardò “una serie di carotaggi preventivi per il monitoraggio della discarica e la realizzazione di un nuovo preventivo per la messa in sicurezza e per la bonifica aggiornato alle attuali e mutate condizioni”.
A stretto giro di posta è arrivata la replica dei due consiglieri provinciali neretini, Giovanni Siciliano e Mino Frasca. Il primo definisce “lacunosa, incompleta e propagandistica” l’analisi dei grillini, puntando il dito invece contro la Regione Puglia, secondo Siciliano “responsabile delle problematiche sull’argomento, atteso che la cessazione dell’attività è stata attivata con un provvedimento dell’allora Commissario per l’emergenza dei rifiuti, Nichi Vendola”. Si spinge oltre Mino Frasca: “I grillini sull’argomento si svegliano tardi -dichiara- rispetto alla Provincia. Lo scorso 30 agosto è scaduta l’attività del Commissario delegato per l’Emergenza ambientale (Vendola), senza che sulla discarica, sulla sua effettiva chiusura e soprattutto sulla sua bonifica sia mai stata scritta una parola di chiarezza negli atti amministrativi”.
Continua Frasca: “Per la discarica di Nardò gli accertamenti condotti dalla Provincia di Lecce non hanno consentito di reperire il Decreto commissariale di chiusura della discarica, che non è stato mai adottato in base alle procedure del Dlgs 36/03. Secondo quanto previsto nell’incontro istituzionale svoltosi in Prefettura il 26 luglio 2006, tale provvedimento avrebbe dovuto essere emanato entro e non oltre il 30 gennaio 2007. Nessuna traccia, dunque, del decreto di chiusura di Castellino. La Provincia di Lecce è tutt’ora in attesa di sapere (fatto gravissimo che Nardò deve conoscere) se il governatore Vendola ha intenzione o meno di chiudere la discarica di Nardò, se un provvedimento in tal senso sia stato emesso in maniera regolare e conforme al D.lgs. 36 del 2003”. Le dichiarazioni di Frasca prefigurerebbero scenari inattesi: se non esiste un decreto conforme di chiusura dell’impianto, Castellino potrebbe prima o poi riaprire i battenti?
Stefano Manca