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Amianto off limits dalle abitazioni

Con un’apposita ordinanza il Comune impone a proprietari e amministratori la segnalazione dello stato di conservazione e degli interventi da attuare per la bonifica degli stessi immobili 

 

Come è noto l’Eternit è un prodotto industriale a base di amianto, molto utilizzato in passato come isolante nelle coperture, tubazioni, canne fumarie, isolanti termici e acustici, controsoffitti in edifici pubblici e privati. Tuttavia è ormai noto da tempo che le polveri derivanti dalla naturale decomposizione dell’amianto possono creare seri problemi di salute nelle persone che le inalano. Così il sindaco di Tricase Antonio Coppola corre ai ripari con la rimozione e messa in sicurezza dell’amianto negli edifici e relative pertinenze. 

Con apposita ordinanza dispone a tutti i proprietari di immobili (nel caso di condomini, ai rispettivi amministratori) aventi coperture o altri manufatti di amianto di provvedere, in via cautelativa al fine di eliminare eventuali condizioni di rischio per la salute pubblica, l’attuazione delle azioni o interventi.  In particolare occorre compilare la scheda allegata all’ordinanza a firma del proprietario dell’immobile, trasmettere all’Ufficio protocollo all’attenzione del Settore ambiente, SIT, espropriazioni, manutenzioni, energia, entro 90 giorni dalla data dell’ordinanza. Occorre altresì elaborare una dettagliata valutazione del rischio sullo stato di conservazione dei manufatti, effettuando eventualmente un’analisi per la ricerca delle fibre di amianto. 

La valutazione dovrà stabilire se lo stato di conservazione del materiale presente è classificabile come discreto, scadente o pessimo. Indicare le azioni che si intendono adottare e i tempi di realizzazione delle medesime, specificando gli estremi identificativi della figura designata al controllo e al coordinamento delle attività di manutenzione. Infine, la valutazione sullo stato di conservazione dei manufatti da presentare all’ufficio protocollo del Comune, entro 180 giorni dalla data dell’ordinanza. Il provvedimento stabilisce inoltre che la mancata osservazione dell’ordinanza stessa comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa da 25 a 150 euro. 

La decisione assunta dal sindaco scaturisce dalla continua frequenza delle avverse condizioni  atmosferiche eccezionali (piogge incessanti, trombe d’aria, ecc.) che causano rilevanti danni alle strutture edilizie. Si cerca così di bonificare il territorio per salvaguardare la salute pubblica.

 

Giovanni Nuzzo