Il nuovo amministratore unico di Alba Service chiarisce la sua opinione in merito alle polemiche sulla sua nomina e parla dei progetti per rilanciare la società
La politica è la sua passione ma, come è d’obbligo per ogni italiano, anche il calcio lo entusiasma e, per non farsi mancar nulla, da vent’anni è un provetto karateka. Della sua vita privata non parla, ma è inarrestabile nel descrivere la sua vita professionale e politica. Damiano D’Autilia (nella foto), commercialista trentacinquenne, orgoglioso erede dello studio di Sante Morello, di cui è stato praticante prima e socio poi, in politica dal 2004 (eletto consigliere comunale nel 2007 con l’Udc -di cui è stato anche capogruppo- e approdato poi nelle fila de La Puglia Prima di Tutto), è oggi il nuovo amministratore unico di Alba Service.
Una nomina nata sotto il segno della polemica.
Il presidente Gabellone è stato chiaro: le polemiche sono strumentali. Le questioni sollevate possono essere tranquillamente definite quisquilie. Che si agitino chissà quali oscuri e non meglio precisati disegni dietro la mia nomina è un esercizio sterile. Il mio mandato si configura nell’assetto degli equilibri territoriali. Ho presentato la mia candidatura in tempi non sospetti, perché ritenevo di essere in possesso dei requisiti e perché il ruolo mi interessava.
Qual è la situazione di Alba Service?
Diciamo che esce da un anno di -chiamiamolo- commissariamento. Infatti, negli ultimi mesi è stata gestita dall’ingegner Giovanni Refolo, direttore generale della Provincia. Refolo si è generosamente prestato a traghettare la società verso la nomina dell’amministratore unico mantenendo in equilibrio i conti. Un risultato importante, ma oggi dobbiamo puntare alla riappropriazione dell’autorevolezza della società.
Eppure i conti sono importanti.
Certamente, ma è importante anche l’efficienza dei servizi. Alba Service spazia dai servizi sociali al verde pubblico, dalla segnaletica stradale alla manutenzione delle strade. L’efficienza dei servizi è strettamente connessa all’immagine di funzionalità che la Provincia offre, quindi Alba Service ha per l’Ente, un’importanza strategica.
Ha già una tabella di marcia?
Credo che ci sia un lavoro intenso da fare, fino alla fine dell’anno per mappare la società e quelle che sono le necessità. Taglieremo le spese che riterremo superflue applicando la ricetta del presidente Gabellone anche alla società partecipata. I tecnici sono già al lavoro per una verifica tra quanto era stato previsto nel budget e quanto poi è stato effettivamente speso, dopo questa analisi avremo chiaro cosa andare a limare.
Maddalena Mongiò