Dopo 12 anni la città di Lecce si è finalmente dotata di un nuovo bando per l’assegnazione degli alloggi residenziali pubblici. Tra sei mesi la graduatoria definitiva
Ora che il bando per le assegnazioni è stato pubblicato, Palazzo Carafa dovrà solo spingere l’acceleratore per realizzare il numero più alto possibile di nuove case. Dopo 12 anni, Lecce si è infatti finalmente dotata di un nuovo bando per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (erp). Il bando è già stato affisso all’Albo pretorio ed ora darà la possibilità agli aspiranti assegnatari di entrare nella graduatoria nuova di zecca che sostituirà la precedente, aggiornata al 2006, con ben 623 domande di alloggio, di cui solo 190 per ora andate a buon fine.
La presentazione ufficiale è avvenuta martedì in sala Giunta “realizzando un passaggio fondamentale del programma elettorale” ha dichiarato il sindaco Paolo Perrone, che ha mantenuto nelle sue mani la delega alla Casa dopo le dimissioni di Lucio Inguscio. L’uscita di scena dell’assessore era avvenuta proprio nel pieno dei lavori per la redazione del nuovo fondamentale strumento, provocando non poco imbarazzo al primo cittadino. In un incauto sms Inguscio aveva infatti avvertito i conoscenti dell’imminente pubblicazione del bando per le assegnazioni, invitandoli ad un incontro informale. Una leggerezza che all’assessore era costata la delega, rallentando ancora i tempi.
Intanto dall’opposizione, che dopo l’approvazione della delibera di Giunta lo scorso 30 novembre aveva più volte sollecitato la pubblicazione del bando, nelle ore precedenti Antonio Rotundo e compagni avevano sottolineato la necessità di slegare le assegnazioni dai periodi pre-elettorali. “Grazie alle nostre sollecitazioni -afferma Rotundo- il centrodestra sembra essere guarito dalla letargia, ora gli chiediamo che la pubblicazione della nuova graduatoria avvenga prima delle elezioni per evitare ogni rischio di speculazioni elettorali”.
Un invito cui Perrone ha replicato accusando a sua volta l’opposizione di divulgare informazioni false. “Prima hanno voluto prendersi il merito del nuovo bando -ha continuato il Sindaco-, poi fanno passare la notizia che l’Amministrazione possa mettere mano alla graduatoria. La nostra è sempre stata una gestione del settore trasparente, prova ne sia che, a un errore non grave come quello di Inguscio, seguirono immediate le dimissioni dell’assessore. Insieme a quello del lavoro, il problema della casa rappresenta una delle emergenze del nostro territorio -conclude Perrone- per questo abbiamo sempre cercato di dare risposte concrete”.
Il nuovo bando, cui si parteciperà via raccomandata entro e non oltre il 4 giugno di quest’anno, è destinato anche a chi già figura nella vecchia graduatoria comunale. Tra gli aventi diritto figurano i nuclei familiari con un basso reddito e che non siano già titolari altre proprietà, compresi i cittadini extracomunitari in regola con il permesso di soggiorno.
I tempi tecnici e burocratici, però, non promettono certo miracoli. Da una parte ci sono infatti i circa sei mesi che, salvo un numero eccessivo di ricorsi, occorreranno alla Commissione provinciale per redigere la graduatoria. Il problema più grosso riguarda la disponibilità di case. La pubblicazione del nuovo bando non risolve infatti in automatico i problemi abitativi del capoluogo dove la richiesta di alloggi supera di molto l’offerta. Dall’Amministrazione sanno che sarà impossibile fare fronte a tutte le richieste, ma intanto nel prossimo biennio molti dei nuovi interventi per il recupero delle periferie saranno ultimati, rendendo disponibili nuove abitazioni. Si va dal Contratto di quartiere “San Sabino – Verde dentro” al Pru (Programma di recupero urbano) del quartiere San Pio che sta per essere ultimato, ci sono poi gli alloggi di via De Ferraris, nei pressi delle cave di Marco Vito che saranno completamente ristrutturati con i fondi Fas regionali ed infine il Pruax che permetterà l’abbattimento e ricostruzione, sempre a San Pio, delle vecchia abitazioni di via Sozy Carafa. Accanto all’edilizia pubblica, ci sarà anche quella a canone agevolato destinate ad altre fasce di reddito.
Infine un discorso a parte sarà fatto per chi vorrà riscattare la propria abitazione. Con il ricavato delle alienazioni di alloggi comunali se ne costruiranno di nuovi.
Alessandra Lupo