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Filobus e piano traffico, in estate i grandi cambiamenti

Filobus e viabilità sono al centro del dibattito di Palazzo Carafa. Mentre il Tribunale sospende la richiesta di pagamento alle ditte da parte del Comune, si accende il confronto sul piano traffico 
 
Il filobus partirà, presumibilmente a luglio. L’ha detto il sindaco di Lecce in persona, Paolo Perrone, nella conferenza stampa convocata per aggiornare la stampa sulle vicende giudiziarie legate al costosissimo mezzo mai partito. La battaglia legale, infatti, registra un punto a favore per il Comune di Lecce: il giudice Giovanni Romani, presidente della sezione civile del Tribunale di Lecce, ha stabilito che, almeno per il momento, Palazzo Carafa non dovrà sborsare alle ditte i 5 milioni e 800mila euro che le stesse, la scorsa primavera, avevano reclamato con un decreto ingiuntivo. La Sirti, infatti, aveva chiesto al Tribunale di avere almeno parte dei soldi spettanti per i lavori eseguiti. “Un risultato importante, anche se non decisivo -ha spiegato il primo cittadino-. Pensiamo anche di vantare dei diritti sulle inadempienze dell’Ati”. 
Il contenzioso, così come precisato dall’avvocato Domenico Guadalupi, si sviluppa da un lato nel decreto ingiuntivo dell’Ati nei confronti del Comune di Lecce e, dall’altro, nella richiesta risarcitoria dello stesso Comune nei confronti dell’Ati. In definitiva, quanto sancito dal giudice è: il Comune non può pagare perché non ha ricevuto ancora tutti i contributi. Motivo per cui, il decreto ingiuntivo è stato respinto. E poi ci sono i tempi. “Entro luglio il mezzo sarà operativo e viaggerà per le strade della città”, ha assicurato Perrone, che non la mancato di lanciare la solita stilettata ai consiglieri di centrosinistra che, nella battaglia, “avrebbero lasciato sola l’Amministrazione comunale”. La prossima udienza per il decreto ingiuntivo, intanto, è stata fissata per il 13 luglio. Quella per discutere dell’azione risarcitoria chiesta dal Comune, invece, il 14 e 15 aprile. 
A tenere banco in questi giorni, poi, c’è il piano traffico che, dopo essere stato votato in Commissione consiliare, si accinge ad affrontare i passaggi successivi, come quello in Consiglio. “È un piano inaccettabile”, esorta il Pd, rilanciando tutti i punti critici del provvedimento della viabilità cittadina firmato dall’assessore Giuseppe Ripa. Il centrosinistra precisa che si è astenuto dal voto in commissione. Tra i motivi dell’astensione, l’esclusione del quadrilatero di piazza Mazzini dalla nuova area pedonale, di grande importanza strategica per il futuro della città. Un botta e risposta che non si arresta, quello tra il Pd e l’assessore Ripa, i cui toni sono infuocati anche dalla diatriba sorta tra i commercianti del centro storico e quelli di viale Cavallotti. Se i primi vorrebbero il doppio senso di marcia sul viale (misura che è soltanto momentanea, in vista dell’entrata a regime del piano originale, che invece ne prevede la chiusura) quelli che hanno attività commerciali sul viale, invece, ne auspicano la chiusura alle auto. 
Mentre il delegato al Traffico e alla Viabilità, Ripa, difende a spada tratta il piano, definendolo un provvedimento “che decongestionerà il flusso veicolare e consentirà di poter vivere la città in modo più sereno”, l’architetto Sergio Ventura, responsabile provinciale del Pd Trasporti, sottolinea come in città “regni la totale confusione, dando ragione a noi che, già prima di Natale abbiamo evidenziato le problematiche relative a questo piano”. Intanto, le prime modifiche sono previste già per fine mese, in concomitanza con le festività pasquali. Si dovrebbe partire proprio dal doppio senso di circolazione su viale Cavallotti. Una fase sperimentale, così come definita dall’assessore, che dovrebbe poi lasciare spazio alla chiusura al traffico dello stesso, così come il piano prevede. 
 
Barbara Politi