Il neo sindaco di Muro, Gabriella Cretì, spiega come nel suo comune i rifiuti vengano gestiti in maniera corretta, difendendo l’operato dei suoi cittadini
Nelle scorse settimane abbiamo pubblicato una denuncia di malcontento riguardo la gestione dei rifiuti in città. Ciò che però è stato enunciato nell’occasione non ha trovato d’accordo il neosindaco Gabriella Cretì: “Innanzitutto non concordo con chi parla di odori nauseabondi emessi dalle ‘pattumelle’ della raccolta differenziata. Ciò che notavo prima del loro avvento era una seria di buste di plastica appese a chiodi appositamente collocati dai cittadini sui muri esterni delle loro case. Spesso queste buste si staccavano da questi agganci e cadendo a terra potevano diventare preda di animali che le rompevano, spargendo così per strada i rifiuti in esse contenuti. Ad ogni modo, degli odori nauseabondi possono scaturire più dalle buste di plastica che dalle pattumelle chiuse. Ovviamente queste devono essere sanificate, ma sono più igieniche dei contenitori o dei fili di stoccaggio luoghi di infezioni, ratti, insetti e cattivi odori”.
Il primo cittadino di Muro passa poi ad analizzare il fenomeno dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti per le strade e le vie di campagna: “Queste situazioni sono sempre esistite e ho notato che la quantità di rifiuti abbandonati è aumentato, soprattutto nelle piazzole di sosta delle strade che conducono alle marine. Soprattutto i villeggianti, abituati a tornare dal mare e trovare i contenitori, piuttosto che portarsi i rifiuti a casa decidono semplicemente di abbandonarli in strada. Per le vie di campagna i rifiuti sono sempre esistiti, ma probabilmente ora ci facciamo più caso perché abbiamo un occhio più vigile. Ciò che però ho letto non è corretto nei confronti dei cittadini che dall’avvio del servizio di raccolta differenziata si sono comportati egregiamente”. Questo è proprio uno dei punti che la Cretì intende sottolineare. “Avevamo la preoccupazione -continua il sindaco- che soprattutto le persone anziane trovassero difficoltà nella distinzione dei colori tra la pattumella per l’indifferenziata e di quella del vetro, invece non abbiamo assolutamente avuto problemi di alcun tipo; abbiamo potuto appurarlo più volte durante le ore serali dell’ultima stagione estiva monitorando in macchina tutte le zone della città”.
Non sono solo questi gli elementi positivi della gestione dei rifiuti: “Abbiamo chiesto all’Ato Le/2 di rimuovere le campane atte alla raccolta differenziata perché erano utilizzate come deposito di altri rifiuti diversi da vetro, plastica e carta; segno della scarsa correttezza e del mancato senso civico di alcuni cittadini. Questi siti sono stati poi bonificati e abbiamo poi effettuato la differenziata con degli appositi container messi per noi a disposizione. Da quando poi i container hanno esaurito la loro utilità, non abbiamo più avuto problemi. Ora, proprio nei siti dapprima occupati dalle campane, abbiamo intenzione di installare i contenitori per la raccolta della biancheria usata, sperando che non si ripetano più comportamenti incivili e irresponsabili. Voglio però sia chiaro che a Muro non c’è nessuna emergenza e che ciò che è stato scritto mi ha offeso non in quanto amministratore, ma come cittadino e che notizie poco veritiere come queste danneggiano l’attrazione turistica che Muro vuole costruirsi”.
Alessandro Chizzini