L’azienda partecipata del Comune di Lecce difende la propria immagine dopo la condanna per usura ed estorsione di un suo dipendente
Riceviamo e pubblichiamo quanto segue:
“SGM s.p.a. evidenzia di aver appreso attraverso la lettura di giornali e quotidiani locali che ‘…un dipendente di SGM…’ è stato ‘condannato a cinque anni e mezzo di reclusione, più 20mila euro di multa … per usura ed estorsione’.
A tal riguardo, si ritiene doveroso precisare che, per quanto a conoscenza dell’Azienda, i fatti ivi riportati non hanno avuto luogo in occasione dell’attività lavorativa svolta dal dipendente. SGM non è in alcun modo coinvolta e, anzi, si riserva di intraprendere ogni possibile azione a tutela della propria immagine e del proprio buon nome.
Ciò premesso, l’Azienda adotterà le più opportune condotte per tutelare l’ambiente lavorativo, onde evitare qualsivoglia turbamento ed assumendo, altresì, tutte le iniziative necessarie volte ad assicurare il rispetto dei principi di trasparenza, correttezza e legalità cui si ispira la Società nell’espletamento dei servizi pubblici gestiti”.