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Commissioni consiliari, Io Sud “scippa” a Perrone i Servizi Sociali

Dopo le polemiche sulla ricomposizione delle commissioni in Consiglio, Perrone “striglia” i suoi per la “distrazione” che ha consentito a Francesca Mariano di assumere la presidenza dei Servizi Sociali 
 
Questa volta la maggioranza di Palazzo Carafa l’ha fatta grossa e dopo le polemiche delle ultime settimane sulla ricomposizione delle commissioni, si è lasciata scippare proprio da Io Sud la presidenza della Commissione Servizi Sociali. Nel giorno dell’elezione dei presidenti degli undici organismi consiliari, di cui sindaco, Paolo Perrone, e presidente del Consiglio comunale avevano chiesto la rimodulazione sulla base dei mutamenti avvenuti nella maggioranza dall’inizio del governo Perrone ad oggi, tre dei consiglieri sono mancati all’appello e hanno lasciato che le opposizioni si compattassero per fare fuori Roberto Martella (Pdl). Nonostante la delega consiliare al medesimo ramo e le polemiche sulla presunta incompatibilità del consigliere a ricoprire il doppio ruolo risultando, come si dice in questi casi, ‘controllore’ e ‘controllato’ allo stesso tempo, Martella era destinato a succedere a se stesso, ma l’assenza di tre dei suoi ha mandato sotto il centrodestra, lasciandolo a combattere quattro contro tre con le opposizioni che si sono compattate eleggendo Francesca Mariano (Io Sud), a sua volta defenestrata dalla presidenza della Commissione Cultura, andata a Gianluca Borgia (Ppdt). 
Un incidente non da poco, soprattutto dopo le polemiche tra Perrone e Io Sud. Il movimento di Adriana Poli Bortone si era visto ricollocato di fatto e a malincuore all’opposizione, ritrovandosi privato della presidenze di entrambe le commissioni, Cultura e Statuto, occupate rispettivamente dalla Francesca Mariano e da Angelo Tondo. Ecco perché l’errore è stato grave per la maggioranza, una svista che diventerebbe grattacapo invece se, come sostiene qualcuno a Palazzo Carafa, la mancata elezione di Martella non fosse stata invece un segnale da parte dei consiglieri di maggioranza al sindaco, un promemoria dei malumori per quelle deleghe consiliari che hanno di fatto completato il quadro della già  difficoltosa rimodulazione della Giunta e che per questo a qualcuno potrebbero non essere andate giù. E poi c’è anche la presidenza della Commissione Bilancio, andata senza troppi dubbi a Luigi Rizzo, nonostante fosse appena rientrato in Consiglio comunale. 
A far sospettare lo sgambetto è stato il fatto che, al momento del voto, i tre consiglieri di centrodestra presenti avrebbero potuto tranquillamente lasciare la sala facendo saltare il numero legale per l’elezione ed invece sono rimasti al loro posto. Perrone l’ha definita a denti stretti una “distrazione” da parte dei suoi che non hanno presidiato come dovuto le commissioni. “Il problema ora va risolto politicamente”, ha aggiunto il primo cittadino che subito dopo ha convocato la maggioranza per una strigliata. Poi lo stesso Perrone si è però rivolto alle opposizioni: “Chiedono un clima di serenità e collaborazione e appena è possibile sono pronti a rubare la merenda come fossimo all’asilo”. Rotundo replica gelido: “Non è certo il comportamento dell’opposizione che il sindaco attacca a freddo e ormai in maniera sistematica che dovrebbe preoccuparlo, quanto la mancanza totale di coesione della sua maggioranza, pronta ogni giorno ad impallinarsi da sola”. 
A dimostrarsi compattissime sono state invece le forze di minoranza di centrosinistra, Io Sud e Udc che hanno votato no per Borgia e Montinaro, entrambi ex del centro sinistra ed ora in maggioranza, definendoli i “presidenti del ribaltone”. Per le commissioni di Controllo e Garanzia, che spettano alla minoranza, riconfermata (con sorteggio) Angela Maria Spagnolo (Pd) mentre al posto di Rita Quarta (Pd) arriva Angelo Tondo (Io Sud).
 
Alessandra Lupo