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Caro-tasse, l’Università del Salento si mobilita

Studenti contro il rincaro delle tasse universitarie, in una settimana “bollente” per l’ateneo salentino con le associazioni che mettono in campo iniziative eclatanti
 
“Non bastano le dichiarazioni di Laforgia per fermare la protesta studentesca messa in piedi dall’Udu in questi giorni. Come il rettore Domenico Laforgia ritiene inutili le nostre proteste, allo stesso modo noi riteniamo inutili i suoi tentativi di sedare la crescente mobilitazione studentesca. Siamo pronti a riprenderci la nostra Università. Siamo pronti a riprenderci un futuro migliore”. L’onda piena della protesta universitaria investe qualsiasi mezzo di comunicazione: giornali, tv, web. Questo è parte del contenuto di un messaggio inviato via Facebook, il popolarissimo social network che sforna contatti e notizie a ritmi frenetici. Ottimo mezzo per diffondere le nuove sull’ateneo in subbuglio.
Si prospetta essere dunque una settimana davvero agitata per l’Università del Salento, dove ormai da giorni si lotta a favore di un “diritto allo studio reale, non fittizio”, con gli studenti in rivolta per un aumento delle tasse universitarie, a loro dire, “sconsiderato”. L’obiettivo dei ragazzi è dunque quello di bloccare l’aumento della tassazione, almeno per quest’anno; poi, se ne potrà ridiscutere nei prossimi mesi, magari in concomitanza con l’approvazione del nuovo statuto e della riforma Gelmini. “Quello che è cambiato dall’autunno ad oggi è la posizione del Rettore. Qualche mese fa, infatti, si contrappose nettamente alle manovre del governo Berlusconi in materia di università, schierandosi più volte dalla parte degli studenti e strumentalizzandone le proteste per poter attaccare il governo sui tagli all’Ffo (Fondo di Finanziamento Ordinario). Oggi, invece, usa le stesse motivazioni per giustificare l’aumento delle tasse”, tornano a dire gli studenti che nei prossimi giorni -assicurano- faranno sentire ancora la loro voce. La mobilitazione, infatti, ha più obiettivi: dall’intasamento della posta elettronica del Magnifico Rettore alla foto-petizione (nella foto), fino ai confronti costruttivi nelle assemblee di facoltà. Tra le iniziative più eclatanti, sicuramente quella dei rappresentanti dell’Udu che chiederanno l’elemosina ai consiglieri che hanno votato per l’aumento delle rette, durante la seduta del Consiglio d’amministrazione. 
“Secondo il Rettore molti studenti userebbero l’università come parcheggio. Ma come fa uno studente a laurearsi in tempo con una didattica scadente, una burocrazia lenta e con i grandi problemi tecno-amministrativi caratteristici del nostro ateneo? Prima di pensare a modelli di tassazione analoghi a questo, responsabilmente il Rettore dovrebbe pensare a risolvere i problemi”, rispondono a Domenico Laforgia gli studenti universitari che, sicuri del fatto loro, al tema economico dello studio associano anche quello morale. In queste ore l’associazione “Obiettivo Studenti” sta diffondendo un volantino che riporta la scritta “Tasse: facciamo chiarezza”, presente nei numerosi banchetti allestiti nelle sedi universitarie e predisposti alla raccolta firme sulla moratoria per la seconda e terza rata per gli studenti idonei Adisu. Proseguirà anche nei prossimi giorni, dunque, la protesta degli studenti salentini che, provocatoriamente, assicurano il massimo impegno per il raggiungimento dell’obiettivo primo: lavorare per una condizione che possa favorire, e non svantaggiare, il percorso formativo universitario. “E se ci sarà da lottare per arrivarci -promettono-, noi saremo pronti a farlo”. 
 
Barbara Politi