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“Black out? Solo guasti sulle linee”

Giornata nera quella del 4 luglio con una mattina senza luce a Lecce, ma i tecnici dell’Enel escludono che i “responsabili” siano condizionatori e ventilatori a go go 
 
Merine e Lecce, con diverse zone della città sono rimasti paralizzati, per diverse ore, dal black out che Enel ha giustificato come “guasti sulle linee elettriche”. Insomma i “mandanti” non sarebbero condizionatori e ventilatori accesi per tenere a bada la terribile ondata di caldo che da qualche giorno stringe in un soffocante abbraccio il Salento. Sia quel che sia, a distanza di una settimana dal precedente black out torna l’incubo da assenza di corrente elettrica. In particolare la mancanza di corrente elettrica, nella mattinata del 4 luglio, ha creato moltissimi disagi al Palazzo di Giustizia in via Brenta a Lecce e negli uffici comunali di Merine che non hanno potuto rilasciare certificati ed evadere pratiche sino al ripristino della fornitura di corrente elettrica. Per la frazione di Lizzanello, Enel afferma essersi trattato di errore umano: intorno alle 8.30, una ditta che stava effettuando scavi in una strada della frazione avrebbe tranciato un cavo e sono state necessarie più di due ore di lavoro per far tornare la luce nell’abitato. 
Ma non c’è stata pace per i tecnici dell’Enel perché mentre erano ancora al lavoro per risolvere il problema, intorno alle 9.30 è saltata la luce a Lecce nel quartiere Santa Rosa (nella foto). È stato necessario effettuare dei sondaggi con mezzi speciali per individuare il guasto e quindi intervenire. Non sono mancate scene di panico con i Vigili del fuoco chiamati a intervenire su cinque richieste di soccorso per persone rimaste intrappolate negli ascensori. 
Intanto si moltiplicano le richieste di risarcimento del danno a seguito di black out, ma sul danno non patrimoniale i giudici non sono stati benevoli con gli utenti vittime dei disagi. Infatti l’orientamento consolidato, rispetto al danno non patrimoniale, vuole che il risarcimento sia accordato solo se c’è un reato e nel caso di lesione seria e grave rispetto alla propria vita privata. 
Intanto, per tutelarsi dai danni, in caso di black out, è bene osservare una serie di semplici regole. È consigliabile spegnere tutte le apparecchiature elettriche, ad esempio computer, lavatrici, frigoriferi, evitando di accenderli contemporaneamente al ripristino dell’elettricità. Se ci sono apparecchiature elettromedicali di vitale importanza è bene contattare immediatamente il 118 o i servizi sociali per chiedere assistenza. 
Ovviamente bisogna evitare di utilizzare l’ascensore, meglio una faticosa arrampicata per le scale piuttosto che una lunga e claustrofobica sosta chiusi nella cabina, rimandando l’utilizzo al momento  di ripristino della rete elettrica. Non farsi prendere dall’ansia di informazioni intasando le linee telefoniche, ma è preferibile ascoltarle alla radio utilizzando il telefono solo per le emergenze.
Evitare, per quanto possibile, di aprire frigoriferi e congelatori. Procurarsi candele e torce elettriche per far fronte a black out notturni. Infine, se si possiede un generatore non connetterlo direttamente all’impianto elettrico generale, ma collegare le apparecchiature che si devono far funzionare direttamente al generatore. Per il resto, non resta che sperare. 
 
Maddalena Mongiò