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Biostabilizzatore, riecco la puzza

Dopo gli incoraggianti test di aprile, anche il nuovo impianto comincia ad emettere fastidiosi, seppur meno intensi, miasmi. Il sindaco Astore: “Non faremo sconti a nessuno”
 
Sembrava che finalmente l’incubo vissuto per quasi tre anni dai cittadini di Poggiardo fosse un lontano ricordo. Gli abitanti della cittadina salentina erano ormai convinti che i fastidiosi e pesanti miasmi rilasciati dal vecchio impianto di biostabilizzazione non si sarebbero più ripresentati. D’altronde, tutto sembrava consolidare questa idea. Dopo anni di battaglie e scontri politico-giudiziari, l’Amministrazione comunale era finalmente riuscita a chiudere il mal funzionante impianto della Sud Gas ed effettuare le complesse operazioni di biostabilizzazione dei rifiuti indifferenziati presso la nuova struttura della Cogeam. Lo scorso aprile il nuovo biostabilizzatore è stato poi protagonista di due collaudi, alla presenza di alcune delle più importanti autorità politiche provinciali e regionali e ai rappresentanti dell’Amministrazione comunale, sindaco in primis. I risultati dei test sono stati altamente incoraggianti: biostabilizzazione perfetta, assoluto rispetto delle norme e del livello dell’indice respirometrico, il che significa completa assenza di cattivi odori e miasmi. 
Tutto ciò aveva portato alla messa in funzione a pieno regime dell’impianto lo scorso maggio, ma dopo circa due mesi qualcosa sembra non funzionare più. Negli scorsi giorni quei fastidiosi miasmi, che avevano fatto alzare le proteste di cittadini e amministrazioni, si sono fatte risentire, anche se in maniera meno intensa. Le alte temperature di questo periodo e il vento proveniente da Nord-Est hanno poi sicuramente contribuito ad aumentare il disagio. Dopo gli iniziali dubbi sulla loro effettiva provenienza, adesso si ha la certezza che l’origine di questi cattivi odori è da individuarsi proprio nel nuovo biostabilizzatore; la conferma arriva non solo dai residenti e dai commercianti, ma anche da chi voglia fare un breve sopralluogo nei pressi della sede dell’impianto, lungo la strada che congiunge Poggiardo a Giuggianello. 
La conferma arriva anche da Silvio Astore; il primo cittadino spiega di essersi già mosso per chiarire cosa stia succedendo, prima che si ripetano le spiacevoli situazioni dello scorso anno: “Non faremo sconti a nessuno -taglia corto il sindaco- tanto meno alla ditta Progetto Ambiente, responsabile del nuovo impianto. È vero che gli odori attuali non sono intensi come quelli che i cittadini di Poggiardo hanno imparato a conoscere, ma sono comunque della stessa natura. Ho allertato immediatamente la ditta che ha chiesto la consulenza di tre ingegneri del Politecnico di Milano, che presto giungeranno qui per un approfondito sopralluogo”. Astore chiama poi in causa il presidente della Regione Puglia, uno dei principali bersagli del sindaco durante le complesse vicende del vecchio impianto: “Vendola dovrà monitorare costantemente l’evoluzione dell’intera questione, perché, nel caso si dovesse verificare anche in questa condizione una scarsa funzionabilità del servizio, sarà nuovamente e costantemente interessato dalle nostre allerte e richieste di delucidazione”. 
La stagione estiva è appena entrata nel vivo, ma questo nuovo allarme ha riportato alla luce fantasmi e timori che sembravano scomparsi, soprattutto tra gli operatori commerciali.
 
Alessandro Chizzini