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Biostabilizzatore, ancora emergenza?

È rientrata la crisi della scorsa settimana, ma è polemica sui crediti di Progetto Ambiente nei confronti dell’Ato 
 
La nuova Amministrazione comunale guidata da Giuseppe Colafati inizia a fare i conti con i temi più caldi della vita sociale e amministrativa di Poggiardo. Lo scorso mercoledì 22 giugno il nuovo governo locale ha infatti dovuto affrontare l’ennesima interruzione di servizio dell’impianto di biostabilizzazione. 
Nel merito il neoassessore all’Ambiente Alessandro De Santis ha commentato: “Si tratta di un problema che investe i rapporti che intercorrono tra la ditta che gestisce l’impianto, Progetto Ambiente, e l’Ato e nei quali i comuni non possono interferire, nonostante Poggiardo sia la sede del biostabilizzatore stesso. Riguardo la sospensione del servizio, la versione ufficiale parla di uno sciopero degli autotrasportatori legato alla difficoltà di trasportare il materiale raccolto a causa del mancato trasferimento dei rifiuti già biostabilizzati, in particolare i biotunnel. In realtà, si tratterebbe anche di una posizione ufficiosa della Progetto Ambiente che sarebbe creditrice rispetto all’Ato di somme ingenti e che più volte avrebbe minacciato la chiusura dell’impianto in caso di mancato pagamento”. 
L’assessore De Santis continua poi sull’argomento: “La situazione è rientrata immediatamente, ma comuni come Poggiardo, in regola coi pagamenti o comunque con ritardi di scarsa rilevanza, sono rimasti ingiustamente con i rifiuti per strada. La nostra città, poi, in quanto sede dell’impianto, non dovrebbe vivere questi disagi e non si dimentichino le criticità subite dal mercato settimanale, previsto proprio il mercoledì, sul quale puntiamo molto. Non tollereremo più queste interruzioni di servizio e auspico che, in caso di nuove crisi, Ato e Progetto Ambiente decidano di accogliere gli autocompattatori a turnazione, così da evitare un’attesa di circa venti ore per scaricare il materiale raccolto”. 
De Santis si concentra infine sulla discussa emissione di miasmi: “Dal punto di vista ambientale, l’amministrazione sta vigilando attentamente per garantire ai cittadini tutti i servizi necessari alla corretta gestione della struttura e delle sue criticità. L’impianto è all’avanguardia e al momento gli odori sono molto meno pesanti rispetto al passato. Secondo Progetto Ambiente, si tratterebbe di biogas provenienti dalla vecchia discarica ed in merito analizzeremo insieme alla Provincia tutta la situazione per poi stabilire le giuste strategie di intervento”.
 
Alessandro Chizzini