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Azione e prevenzione a difesa dell’ambiente

Con l’estate ritorna il pericolo incendi: due roghi di natura dolosa nell’arco di sette giorni. In allerta Forze dell’Ordine e volontari  
 
Un mozzicone di sigaretta gettato distrattamente tra l’erba secca; la bruciatura delle stoppie fatta senza le dovute precauzioni: le cause di un incendio possono essere tante e spesso più che di colpe è opportuno parlare di dolo. Nei giorni scorsi il Salento è stato interessato da numerosi focolai, di varia origine, che hanno seriamente impegnato Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Corpo Forestale dello Stato. Lo stesso territorio neretino ne ha fatto le spese con due episodi nel giro di pochissimi giorni ed entrambi di matrice presumibilmente dolosa. Il primo, nell’area di Porto Selvaggio, nelle vicinanze della masseria Torre Nova, il secondo lungo la Nardò-Avetrana, nei pressi della masseria “Giudice Giorgio”. La conseguenza diretta di questi roghi è stata la carbonizzazione di poco più di due ettari di macchia bassa, ma le fiamme avrebbero potuto coinvolgere persino un uliveto secolare. 
Come appurato dalle autorità competenti, non si tratta di una semplice combustione della vegetazione secca dovuta alla calura dei giorni scorsi, ma di atti dolosi. Fortunatamente l’azione congiunta di Protezione Civile e dei volontari delle Guardie Difesa Ambientale di Nardò ha scongiurato il peggio, circoscrivendo rapidamente il fronte del fuoco e limitando i danni alla combustione alle poche centinaia di metri quadrati di macchia bassa. 
Per ora, dunque, si tratta di un bilancio, per fortuna, limitato. L’allerta nei confronti del pericolo incendi, tuttavia, rimane inevitabilmente altissima su tutto il territorio neretino. Un territorio che, negli anni passati, è stato interessato da vasti roghi (ricordiamo il caso Sarparea) spesso dovuti all’incoscienza o alla premeditazione dell’uomo. Rispetto agli scorsi anni, tuttavia, si può fare affidamento su due nuovi punti di forza. Da un lato il “Decreto pericolosità incendi boschivi Anno 2010” della Regione Puglia, che rafforza ed estende i sistemi di prevenzione degli incendi, definendo in modo più puntuale metodi d’azione, responsabilità pubbliche e private, etc. Dall’altro il maggiore coinvolgimento della cittadinanza nella lotta agli incendi, come dimostra il fondamentale contributo fornito dalle Guardie Difesa Ambientale nello spegnimento dei roghi dei giorni scorsi. Basterà? Ci auguriamo di sì.
 
Alessio Palumbo