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Attivati 36 tirocini al Comune di Lecce per percettori del Reddito di Cittadinanza

Diversi i settori amministrativi interessati. I tirocini occuperanno gli aventi diritto per 65 ore al mese. L’assessora Miglietta: “Risposta inferiore alle aspettative”

Il Comune di Lecce si è candidato ad ospitare 36 tirocini di inclusione sociale destinati ai percettori di reddito di cittadinanza. La candidatura, deliberata nell’ultima seduta dalla Giunta comunale, arriva in risposta all’avviso pubblico emanato dall’Ambito Territoriale Sociale, di cui Lecce è capofila, per creare un elenco di enti ospitanti per un totale di 109 tirocini di inclusione sociale, destinati ai percettori di reddito di cittadinanza, residenti nei 10 Comuni che fanno parte dell’Ambito, in scadenza il prossimo 8 maggio.

Dopo una ricognizione del fabbisogno dei settori dell’Amministrazione comunale, si è stabilita la stima dei tirocinanti da accogliere, 36 appunto, che saranno impiegati in tutti i settori: dalla Segreteria Generale fino alla Polizia Locale, passando per Affari Generali, Programmazione strategica, Servizio Economico Finanziario, Ambiente, Pianificazione e sviluppo del territorio, Lavori pubblici, Politiche culturali, Spettacolo e Turismo, Welfare, Servizi demografici, Innovazione tecnologica e Attività produttive. L’impegno richiesto è pari a 65 ore al mese per la durata massima di un anno.

Il tirocinio di inclusione sociale è un percorso di orientamento, di formazione e di inserimento o reinserimento lavorativo e sociale per rafforzare le competenze professionali spendibili sul mercato del lavoro attraverso azioni sinergiche con il mondo delle imprese e dei servizi (pubblici e privati). Inseriti nelle azioni progettuali finanziate attraverso il Piano Attuativo Locale – Quota Fondo Povertà 2020-2021, questi tirocini si svolgeranno presso aziende ed enti che hanno presentato la propria adesione, con orari e modalità da concordare, nel rispetto del progetto personalizzato di ogni singolo beneficiario, che in ogni modo non dovrà superare le 30 ore settimanali per una durata massima di 12 mesi.

Al tirocinante viene riconosciuto un compenso, a carico dell’Ambito Territoriale Sociale di Lecce, cumulabile con l’importo mensile del Reddito di Cittadinanza, mentre è previsto un rimborso al soggetto ospitante (per ogni tirocinante) per le spese inerenti alle procedure di attivazione del tirocinio.

“L’Amministrazione comunale di Lecce accoglierà 36 tirocinanti percettori di reddito di cittadinanza – dichiara l’assessora al Welfare Silvia Miglietta – che potranno supportare il lavoro degli uffici comunali. Avremmo auspicato una maggiore risposta da parte delle aziende del territorio che spesso condividono anche con le istituzioni la fatica e la difficoltà di trovare personale per le proprie attività. L’avviso rivolto agli enti ospitanti è stato pubblicato a febbraio ed è stato aperto tre mesi. Prendiamo atto che la risposta è stata inferiore alle aspettative pur essendo una preziosa possibilità sia per le aziende, che avrebbero potuto avvalersi di lavoratori e lavoratrici retribuiti con risorse del Fondo Quota Povertà, sia per i tirocinanti e le tirocinanti che avrebbero potuto avere una concreta prospettiva di assunzione al termine del percorso, cosa possibile nel privato ma non nel pubblico”.

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