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“Arancia meccanica” in manette

Arrestati cinque giovani di Supersano e Taurisano colpevoli, tra l’altro, dell’aggressione ad Andrea Gallone fuori da una discoteca di Maglie 
 
Molti ricordano la brutale aggressione ad Andrea Gallone, imprenditore di Castrignano de’ Greci all’uscita della discoteca Living a Maglie. Molte persone furono in pena per lo stato di salute del giovane e il fatto, che fu protagonista della nostra copertina del 7 aprile scorso, scioccò gravemente anche chi non lo conosceva personalmente, restò incompreso, come a dare l’idea di un’ “Arancia Meccanica” in salsa salentina. 
Oggi quel brutto fatto di cronaca nera assume tutt’altri contorni, ancora più foschi. Vengono aggiunti dettagli, sempre accompagnati dalla presunzione d’innocenza ma in ogni caso abbastanza preoccupanti. Perché i presunti aggressori di Gallone sono stati arrestati. Si tratta di cinque giovani Antonio e Marco Galati, Orazio Preite, Emanuele Toma e Fernando Vizzino, di Supersano e Taurisano, accusati, come i protagonisti del celebre romanzo di Anthony Burgees, di violenza, ma non solo. I cinque sono accusati di furti, spaccio di droga, detenzione illegale di armi da fuoco. 
I fatti che vengono raccontati e che costituiranno l’ossatura dell’accusa nei mesi a venire pare siano stati commessi nel tempo, almeno a partire dal 2009. E di mezzo ci sono anche delle presunte intimidazioni, che a qualcuno, che poi sentitosi minacciato non ha confermato le accuse, sono costate il presunto favoreggiamento. Uno scenario da paura che nel Salento non si sarebbe neppure mai immaginato, neppure con una fervida fantasia. I cinque agivano da soli, anche se qualcuno pare si sia messo in evidenza maggiormente per la violenza che potrebbe essere stata perpetrata. Si parla di “banda”, di un branco che pestava letteralmente chi calpestava i piedi dei suoi membri, o semplicemente faceva qualcosa che non andava loro troppo a genio. 
Ci si domanda quindi da cosa potrebbe essere scaturita tutta questa violenza? Solo al processo si potrà trovare, forse, a questa domanda da un milione di dollari, sempre che l’accusa provi che i cinque siano colpevoli. Tuttavia le accuse a loro carico sono davvero troppe, raccolte all’interno di intercettazioni, dichiarazioni, denunce, che dal 2009 si sono susseguite portando quindi a un arresto che in un certo senso appare quasi annunciato. I pestaggi narrati all’interno di questa grande quantità di materiale, che sarà posto al vaglio dei giudici, vengono descritti come sanguinari e con la presenza di armi da fuoco a scopo intimidatorio, come se le botte e le percosse non bastassero a spaventare quelli che venivano percepiti come gli antagonisti del quintetto. 
Adesso si dovrà attendere quindi i tempi della giustizia, ma sicuramente sembra esserci un clima di terrore che accompagna questo casa. Quando esplode la violenza è sempre un fatto irrazionale e incomprensibile ed è normale che il sentimento comune nel Salento, in questo particolare momento, sia la perplessità.