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Antonio Rucco: “A Lecce lavoravo tanto, per pagare le tasse”

L’ex titolare della “Piadina salentina” di piazza Sant’Oronzo ci spiega perché da qualche mese ha scelto di vivere a Londra. Il suo obiettivo: “Aprire un locale un cui proporre la mia piadina”

 

Molti lettori si ricordano certamente di Antonio Rucco. A Lecce, e non solo, era una vera celebrità: solo da lui ci si accalcava per mangiare la “Piadina salentina”, presso il suo locale di street food in piazza Sant’Oronzo di fronte all’Anfiteatro. Un prodotto alquanto originale, se non altro perché la piadina è una ricetta tutta romagnola. Antonio ha sempre sostenuto di aver appreso l’antica ricetta da una signora riminese e poi con audacia ha voluto proporre la sua idea nella sua terra. La qualità dei materiali e la simpatia di Antonio e del suo staff avevano conquistato folle oceaniche di persone che sia in estate che in inverno attendevano, con l’acquolina in bocca, la tanto desiderata piadina. Addirittura nel periodo estivo si vendevano circa 500 piadine a sera. 

Improvvisamente però Antonio decise di non lavorare più lì e tutti i suoi clienti abituali si sono chiesti il motivo. Da alcuni post pubblicati su Facebook faceva presagire la sua partenza per Londra, e non per una semplice vacanza ma per viverci. Naturalmente ci si è chiesti come mai una decisione così drastica quando aveva avviato a Lecce un’attività così redditizia. Antonio stesso ci ha raccontato come stessero le cose: “Non è stato semplice prendere questa decisione, ma nonostante guadagnassi così tanto una cospicua percentuale di entrate dovevo restituirla allo Stato tramite le tasse. Risolutamente ho deciso di intraprendere quest’avventura assieme alla mia fidanzata Libby e alla mia dolcissima cagnolona. L’obiettivo principale qui a Londra? Aprire un locale -conclude Antonio- dove riproporre la mia idea: la piadina tradizionale”. Senza dubbio le difficoltà da affrontare sono tante, non è facile trovare chi possa investire su quest’idea ma certamente, conoscendo la sua caparbietà, presto ci darà notizia dell’apertura della sua attività. 

Un aspetto interessante sottolineato da Antonio è proprio la solidarietà che balza tra connazionali o corregionali qui a Londra. Di fatti non è impossibile trovare un cittadino londinese esasperato dalla nostra eventuale scarsa conoscenza della lingua, ma spesso e volentieri all’interno di uffici o nei negozi è possibile trovare italiani pronti ad aiutarsi per qualsiasi cosa. La considerazione elargita è quasi sempre quella di non scoraggiarsi perché in tanti hanno iniziato da zero per poi emergere. Certamente quest’inciso è valido anche per il nostro caro Antonio che senza dubbio riuscirà a replicare il suo successo anche a tanti chilometri di distanza dalla sua Lecce.

 

Gian Piero Personè