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Amministrative 2013: chi sale e chi scende dai palazzi di città

Il Popolo della Libertà conquista i centri più popolosi, ma crescono le liste civiche che raggruppano vasti schieramenti trasversali. Ma l’affluenza al voto è stata il 5% in meno rispetto al 2012 
 
In occasione dell’ultima tornata elettorale per il rinnovo dei Consigli comunali a livello nazionale tutti si aspettavano un boom dei grillini, invece si è registrato un flop che ha interessato circa 7 milioni di italiani. Prende corpo però un nuovo movimento: il disinteresse di massa al voto. Segno evidente della disaffezione e sfiducia dei cittadini nei confronti dei partiti e degli uomini che rappresentano le istituzioni. Certo, c’è da dire che queste elezioni hanno dato una boccata di ossigeno ai Democratici di Sinistra, mentre il Popolo della Libertà è apparso in affanno e tutto è sfociato con la disfatta del Movimento 5 Stelle. Tutto sommato il governo di Enrico Letta dalle lunghe intese regge ancora. 
Così in Puglia vince il centrodestra conquistando 18 Comuni su 32 e per quanto riguarda l’astensionismo le cifre sono anche da capogiro. Il quadro regionale indica che solo il 72% si è recato alle urne contro il 77% delle amministrative precedenti. Un calo che dovrebbe far riflettere i massimi rappresentanti politici che continuano a non intercettare i bisogni della gente. 
Nel Salento si conferma l’onda lunga del centrodestra delle politiche di fine febbraio scorso e al centrosinistra rimangono solo pochi municipi. Nella maggior parte dei 12 comuni che sono andati al voto, si confermano liste civiche trasversali, che raggruppano vasti schieramenti che vanno da sinistra a destra. L’affermazione del centrodestra si è accentuata solo nei Comuni più popolosi della provincia di Lecce: Squinzano, Surbo e Monteroni, ma non sono venuti meno anche San Donato, Sannicola e Spongano. Proprio in quest’ultimo comune il centrodestra con l’elezione a sindaco di Antonio Candido la spunta per un pugno di voti battendo di soli 26 consensi l’antagonista Salvatore Donno. Tra le liste civiche trasversali ai tradizionali partiti si impongono le comunità di Giurdignano, Montesano Salentino, Salve e Santa Cesarea Terme. 
Proprio nella città delle Terme si è registrata una batosta del centrodestra. Il neo eletto sindaco Pasquale Bleve raggiunge il 62,71% ribaltando il primo cittadino uscente Daniele Cretì costretto a cedere il passo. Dopo vent’anni di centrodestra si cambia così rotta con una vittoria che alla vigilia del voto non era accreditata dalle previsioni. Della lista vincente Cambiare si può troviamo un solo consigliere eletto, Giuseppe Maggio che ha avuto già un’esperienza amministrativa, tutti gli altri sono matricole che si affacciano per la prima volta a Palazzo di città. L’elettorato ha scelto il cambiamento alla continuità. Va segnalato che in questo comune, nessuna delle quattro donne candidate nelle due liste è stata eletta in seno all’assemblea cittadina. 
A proposito di gentil sesso, i dati affermano le donne sindaco a Giurdignano con Monica Gravante  e a Montesano Salentino con Silvana Serrano, di cui quest’ultima gareggiava senza avversari. Ed è proprio Giurdignano che si tinge di rosa, dove peraltro non vigeva la doppia preferenza e il consiglio comunale è composto da 4 donne su 7. Mentre nel Comune di Monteroni troviamo che su 16 consiglieri, otto solo donne, così a Squinzano 7 su 16. 
 
Giovanni Nuzzo
 
 
Capone e Gabellone: “Un bilancio positivo”
 
All’indomani delle elezioni amministrative tenutesi gli scorsi 26 e 27 maggio in 12 comuni salentini, i maggiori esponenti provinciali delle due principali forze politiche italiane commentano i risultati delle urne. Salvatore Capone e Antonio Gabellone, coordinatori provinciali rispettivamente di Pd e Pdl, tracciano un bilancio sostanzialmente positivo degli esiti elettorali ottenuti dai loro candidati ai ruoli di sindaco e consiglieri comunali. 
Il rappresentante del Partito Democratico sottolinea l’importanza dei meccanismi che si instaurano nelle piccole realtà come quelle chiamate al voto: “Le elezioni hanno interessato 12 comuni che contano meno di 15mila abitanti, paesi dove le politiche locali sono prioritarie e i rapporti personali hanno un peso maggiore. Il Pd partiva con 3 amministrazioni uscenti su 12, ma adesso, al di là del risultato negativo di Sannicola, accolgo con soddisfazione le esperienze di Santa Cesarea Terme, Montesano Salentino, Alezio, Vernole e Giurdignano. In alcuni di questi comuni, poi, il risultato è andato oltre le aspettative. Valutiamo quindi in maniera positiva le sentenze delle urne nelle ultime Amministrative, tenuto conto, come detto, dell’importanza delle dinamiche locali in queste situazioni e considerando inoltre il delicato momento che stiamo attraversando attualmente”. 
Più entusiasta sembra invece il commento del presidente della Provincia di Lecce che sottolinea le capacità dimostrate dai candidati del Popolo della Libertà: “Gli amministratori del centrodestra confermano la loro competenza, il buon governo delle nostre coalizioni, il radicamento elettorale nelle nostre comunità. Il successo delle Amministrative 2013 è un segno delle capacità di buon governo del centrodestra che si consolida in tutte le realtà chiamate al voto. Tante amministrazioni avranno guida solida e stabile, all’insegna di importanti esponenti del centrodestra, alcuni dei quali provenienti dalla ‘palestra’ dell’ente provinciale. È un segno di fiducia anche per questa Amministrazione provinciale di centrodestra che in questi anni, in tutti i test elettorali amministrativi, ha visto solo crescere e consolidarsi il consenso ottenuto presso i salentini”. 
 
Alessandro Chizzini