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Allarme Alimini

Dopo le ultime mareggiate gli arenili del litorale di Otranto quasi non esistono più e la stagione rischia di non partire. Gli operatori balneari, esasperati, sono disposti a pagare di tasca propria gli interventi urgenti di ripascimento 
 
Stessa spiaggia, stesso mare. Vorrebbero poter cantare così gli operatori balneari degli Alimini, in previsione della nuova stagione che tra poche settimane prenderà il via. Ma quest’anno più che mai a regnare sovrana è l’incertezza per una situazione che si trascina, proprio come le onde del mare, da troppi anni. 
Lo spettacolo sul litorale otrantino è sconfortante, peggio di ogni più nera previsione: nelle settimane di inizio anno le furiose mareggiate hanno completamente cancellato le spiagge più conosciute, ridotto a una striscia impraticabile chilometri e chilometri di litorale. Un danno enorme per il turismo e per l’economia della zona tanto che proprio nei giorni scorsi gli operatori di Assobalneari Salento hanno deciso di fare il punto presso il Comune di Otranto assieme agli amministratori, proponendo un urgente piano di ripascimento a breve termine (da attivare entro metà marzo), utile a spostare circa 60mila metri cubi di sabbia dal fronte marino. 
Il costo ammonta a 300mila euro e saranno gli operatori a sobbarcarsi le spese per l’intervento nelle aree in concessione, mentre il Comune valuterà la possibilità di effettuare un intervento simile sulle porzioni di spiaggia libera. “Gli interventi di ripascimento previsti sul litorale di Otranto sono urgenti e fondamentali per dare inizio alla stagione turistica”: a sottolinearlo gli operatori balneari della zona, in particolare i titolari dei lidi che sorgono sulle spiagge di Alimini e Frassanito, ormai devastati dalle mareggiate e dagli effetti dell’erosione. 
Nelle linee guida emanate dalla Regione Puglia, nel dicembre 2011, l’intervento di manutenzione ordinaria proposto da Assobalneari Salento è l’unico riconosciuto come fattibile: ricostruzione dunale e ripascimento rappresentano, per ora, il modo più corretto e veloce per mantenere inalterato l’equilibrio delle spiagge. “Le condizioni in cui versano i lidi -ribadiscono gli operatori- non lasciano spazio a ulteriori considerazioni. Ci troviamo di fronte ad un bivio: portare la sabbia e riaprire le strutture, oppure lasciare la situazione invariata e rinunciare alla stagione estiva 2012. Gli interventi strutturali, costosi e lunghi, da realizzare solo con l’appoggio delle istituzioni, non potranno in alcun modo risolvere il problema nei prossimi due mesi”. 
 
Il progetto del ripascimento
 
Secondo l’Assobalneari Salento l’unica soluzione è procedere al ripascimento secondo la proposta elaborata dalla Società Cooperativa “San Martino di Marghera”. La società che sta già lavorando con un progetto simile a Polignano, ha proposto di intervenire spostando dal mare, tramite sistemi di pompaggio, la sabbia risucchiata dalle mareggiate. La quantità sufficiente a rafforzare le spiagge dovrebbe aggirarsi intorno ai 60mila metri cubi e sarebbe riportata a terra al costo di 5 euro al metro cubo per una spesa di 300mila euro. 
L’intervento riguarderà, in particolare, le spiagge di Alimini e Frassanito, ormai in balia delle mareggiate. I privati parteciperanno con risorse proprie per fronteggiare l’emergenza lungo le aree in concessione mentre toccherebbe al Comune di Otranto valutare di compiere un intervento simile sulla porzione di spiaggia libera. I lavori potrebbero iniziare a metà marzo per terminare entro fine maggio, prima dell’apertura delle strutture. “Abbiamo avviato i percorsi progettuali per una difesa strutturale di lungo periodo -spiega il sindaco di Otranto, Luciano Cariddi- ma, ovviamente, dobbiamo sapere anche come affrontare la prossima stagione turistica e come garantire i posti in spiaggia. Dobbiamo difendere i nostri luoghi e possiamo farlo insieme ai gestori, che non possono rimanere soli”.