Cerca

Al “Ferrari” non si nascerà più. Ed esplode la protesta

Contro la decisione della Giunta regionale di chiudere il reparto di ostetricia, si è svolto un sit-in al quale hanno preso parte tutte le forze politiche cittadine. Pronto il ricorso al Tar
 
Giunge come un fulmine a ciel sereno la decisione della Giunta regionale di sopprimere il reparto di ostetricia e ginecologia di Casarano a favore di quello di Scorrano. Nessuno si aspettava un’eventualità del genere, anche perché la terza commissione consiliare si era espressa a favore del mantenimento del reparto. È stato un vero e proprio colpo di mano, le cui ragioni non sono evidentemente di natura tecnica, quello operato dall’esecutivo regionale nella seduta del 5 giugno scorso. Anche perché l’ospedale di Casarano, a differenza degli altri due in lizza per il mantenimento del punto nascita, Scorrano e Gallipoli, dispone di tutti i requisiti previsti dalla normativa, in ordine all’accessibilità, alla funzionalità e alla sicurezza.
Il “Ferrari”, infatti, è in grado di garantire un servizio di pediatria h24, un reparto di chirurgia pediatrica -l’unico presente a sud di Bari-, un centro trasfusionale ed una rianimazione. Per altro, il reparto di ostetricia era stato recentemente ristrutturato e dotato di impianto di climatizzazione. 
E proprio per cercare di modificare una decisione che da più parti definita “assurda”, nei giorni scorsi si è svolto un incontro pubblico nel chiostro comunale e un sit-in nei pressi dell’ospedale. Il sit-in ha registrato la partecipazione di numerosi cittadini, di tutte le forze politiche cittadine, di alcuni sindacati ed associazioni e del sindaco Gianni Stefàno. Durante il sit-in si è costituito un comitato ristretto del quale fanno parte Pdl, Lista Stefano, Cdc, Verdi, Idv, Udc, Pd, Api, Liber@città, Sel, Comunisti italiani, Casarano viva, Casarano sempre, Ali, Movimento Regione Salento, Fli, sindacati Cgil, Cisl, Uil Cisal Sanità. 
Durante il sit-in si è deciso, a livello giuridico, di presentare un ricorso al Tar, così come già preannunciato dal sindaco, e a livello politico, di coinvolgere tutti i rappresentanti regionali del territorio salentino. 
Il comitato avrà il compito di organizzare manifestazioni per sensibilizzare la cittadinanza casaranese e dei paesi limitrofi e di decidere quali iniziative intraprendere a tutela del punto nascita. 
Le forze politiche presenti al sit-in hanno deciso, inoltre, di chiedere, a gran voce ed in modo unanime, ai propri rappresentanti in Regione, “le motivazioni oggettive delle scelte effettuate e da effettuare e l’impegno al rispetto del diritto alla salute di tutti i cittadini pugliesi con pari opportunità”.